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Scandalo referti, Schifani "silura" Croce, il DG dell’Asp di Trapani si difende: "Ho agito per risolvere i problemi ereditati"

di: Redazione - del 2025-03-28

Immagine articolo: Scandalo referti, Schifani "silura" Croce, il DG dell’Asp di Trapani si difende: "Ho agito per risolvere i problemi ereditati"

Ferdinando Croce, Direttore Generale dell'Asp di Trapani è stato sospeso con decreto della Regione Siciliana che ha avviato il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Asp di Trapani. Quindi disposta la sospensione per 60 giorni. La decisione è stata presa a seguito di un’indagine ispettiva che ha rilevato gravi disservizi nell’erogazione delle prestazioni di anatomia patologica. L’intervento mira a garantire il buon andamento dell’amministrazione e la tutela della salute dei cittadini.

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  • "L’attività ispettiva è stata condotta - si legge nella nota - dal dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato, che ha prodotto una relazione individuando responsabilità a carico del vertice dell'Asp. Sulla base di tale documentazione, il presidente della Regione Renato Schifani, su proposta dell’assessore Daniela Faraoni, ha formalmente comunicato stamattina a Croce l’avvio del procedimento di decadenza e la risoluzione del relativo rapporto di lavoro per gravi responsabilità gestionali". 

    Nella giornata di ieri il DG dell'Asp di Trapani Ferdinando Croce ha risposto con una nota: “Non commento, per ora, la decisione del Presidente della Regione di avviare il procedimento di decadenza dalla carica di Direttore generale dell’Asp di Trapani, che mi è stata da poco notificata con proposta di sospensione. Compirò ogni valutazione in diritto per la tutela della mia immagine, del mio lavoro, della portata delle mie responsabilità.

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  • In queste lunghe settimane ho scelto che, al mio posto, parlassero gli atti per dimostrare, come spero ancora accadrà, che io ho agito per risolvere problemi ereditati. Basta guardare gli atti richiesti dal ministero della Salute nell’ambito di una ispezione ancora in corso per verificare che quando a luglio, per la prima volta, mi sono state rapportate le criticità di refertazione ho adottato tutte le misure a mia disposizione, garantendo nel tempo previsto una refertazione entro 20 giorni al mese di febbraio. Ho anche tempestivamente avvisato l’assessorato regionale della salute, ricevendo silenzi e nessun aiuto fintantoché la vicenda non ha assunto rilevanza mediatica. Di questa vicenda resta intatta l’amarezza per la tutela delle persone, per i pazienti. Alla loro sofferenza, in una provincia difficile sotto il profilo della organizzazione sanitaria e travolta da scandali giudiziari, ho cercato di dare in questi primi mesi di lavoro una iniziale risposta con il costante supporto di tutto il personale aziendale.

    So di aver agito con coscienza, onestà e impegno. Il resto - conclude Croce - toccherà accertarlo in tutte le competenti sedi giudiziarie, alle quali valuterò di rivolgermi senza spirito di rivalsa, con l’obiettivo unico di fare emergere la verità”.

     

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