Il dilemma dell'Accademia, Selinuntina o mazarese?
di: Antonio Giaramita - del 2025-01-23
Accademia Selinuntina o Accademia Mazarese, il dilemma che attraversa secoli di storia e che si cerca di chiarire al meglio la questione. Questo articolo mira a fare chiarezza, ricostruendo la storia di entrambe le accademie e il loro legame con l’antico Stato di Selinunte, che si estendeva da Capo Feto di Mazara/Petrosino fino ad Eraclea Minore e Poggioreale nell’entroterra. L’Accademia Selinuntina: una o due?
Storia, Identità e Pluralità di un’antica Istituzione Culturale. L’idea di un’Accademia Selinuntina ha attraversato i secoli, trovando diverse incarnazioni nel territorio legato all’antica città di Selinunte, una delle più importanti polis greche (o siceliote come molti storici vogliono che si dica) della Sicilia occidentale.
Tuttavia, l’esistenza di più istituzioni con lo stesso nome, operanti in territori confinanti come Castelvetrano (1670) e Mazara del Vallo (1762), ha sollevato interrogativi sull’univocità e sulla delimitazione territoriale del concetto di “selinuntino”.
L’Accademia Selinuntina di Castelvetrano (1670 circa)
La prima traccia di un’Accademia Selinuntina risale alla seconda metà del XVII secolo, a Castelvetrano, cuore amministrativo e culturale del territorio selinuntino. Qui, il principe Diego Aragona Tagliavia, membro dell’influente famiglia Tagliavia-Aragona, promotrice della cultura e delle arti, fondò questa istituzione intorno al 1670.
L’accademia si ispirava agli ideali umanistici e al modello delle accademie italiane rinascimentali e barocche, con l’obiettivo di promuovere le arti, le lettere e le scienze, nonché di celebrare l’eredità greca della vicina Selinunte. Intellettuali locali e figure eminenti partecipavano a discussioni letterarie, filosofiche e scientifiche. Nonostante il suo prestigio, questa prima accademia cessò gradualmente le sue attività entro il XVIII secolo, anche a causa del mutare dei contesti storici e culturali.
L’Accademia Selinuntina di Mazara del Vallo (1762)
Quasi un secolo dopo, nel 1762, fu fondata una nuova Accademia Selinuntina a Mazara del Vallo su iniziativa del vescovo Girolamo Palermo, figura di spicco della cultura ecclesiastica del tempo.
Questo secondo istituto riprese lo spirito della prima accademia, ma con una particolare attenzione alla promozione del sapere scientifico e alle scienze naturali, in linea con l’Illuminismo. Dopo un lungo periodo di inattività, l’accademia fu rifondata nel 1958 dal preside Gianni Di Stefano, che introdusse iniziative come il prestigioso Premio Sélinon e la pubblicazione degli Annali Selinuntini. Attualmente, l’Accademia Selinuntina di Mazara opera attivamente sotto la guida di don Pietro Pisciotta, direttore dell’Archivio diocesano, organizzando conferenze, eventi culturali e commemorazioni, e mantenendo viva la memoria storica del territorio.
Territorialità e ambiguità del termine “selinuntino”
La coesistenza di due accademie con lo stesso nome trova la sua spiegazione nella complessa storia del territorio di Selinunte. L’antico Stato di Selinunte, una delle più vaste polis greche, si estendeva ben oltre i confini della moderna Selinunte. Da Capo Feto, a ovest di Mazara del Vallo, fino ai territori orientali di Eraclea Minore (l’odierna Cattolica Eraclea) e Poggioreale nell’entroterra, il territorio selinuntino comprendeva una vasta area che oggi corrisponde a più comuni siciliani e ognuno di tali comuni può dunque anche definirsi a pieno titolo “Selinuntino” appunto perché già facenti parte dello Stato selinuntino.
Questa ampia delimitazione ha portato a una naturale sovrapposizione culturale e identitaria, con Mazara e Castelvetrano, entrambe parte integrante dell’antico territorio e città più importanti, che rivendicano il legame con Selinunte e il diritto di portare avanti il nome dell’Accademia Selinuntina.
Prospettive per il futuro
La duplice presenza delle accademie non deve essere vista come un conflitto, ma come un’opportunità per rafforzare il legame con il glorioso passato del territorio. Un coordinamento tra le due istituzioni potrebbe consentire di valorizzare al meglio la comune eredità culturale, favorendo una maggiore consapevolezza storica e una collaborazione per eventi condivisi, dedicati alla memoria di Selinunte e alla sua influenza sullo sviluppo della Sicilia occidentale.
Entrambe le accademie rappresentano oggi dei pilastri per la diffusione del sapere e il recupero della memoria storica del territorio selinuntino, unificando sotto il nome di Selinunte l’arte, la letteratura e la scienza, come sognavano i loro fondatori.
A completezza del chiarimento una nota in merito alla questione: "La denominazione “selinuntina” attribuita all’accademia mazarese deriva dalla falsa convinzione, difesa da Gian Giacomo Adria, e degli storici successivi di quella città, che Mazara sorgesse sul sito dell’antica Selinunte. Convinzione che venne smentita dal Fazello ma che gli eruditi mazaresi mantennero fino al XIX secolo".
Giaramita Antonino