L'evento culturale del 1981, il binomio speciale Selinunte-Atene
di: Salvatore Di Chiara - del 2025-06-16

Selinunte - Atene, un binomio speciale. Correva il 1981 quando la città di Castelvetrano organizzò un evento da mille e una…notte. Una carrellata di ospiti fece visita al nostro territorio. Poeti, scrittori, politici e giornalisti furono presenti all’evento culturale organizzato e promosso dall’amministrazione comunale. Il sindaco Francesco Taormina rese omaggio (gradito) di un avvenimento rimasto unico (insieme ad altri) nella storia castelvetranese. Un incontro volto a perfezionare i rapporti tra le due culture (siciliana-greca). Allo stesso tempo, nonostante la storia (selinuntina) avesse abbracciato studi di caratura internazionale, il convegno fu un banco di prova ulteriore per testimoniare l’importanza di Selinunte nel mondo.

L’elenco dei presenti annoverava figure di grande spicco. Tra questi: l’archeologo, poeta e sindaco (di allora) della città di Atene, Andrea Lendachis. Lo scrittore greco Kostas G. Valetas. Autore di capolavori interessanti come “Emigrantii”, “Il Grande Esodo” e “Zavislost”. Il poeta, giornalista, scrittore e saggista Rolando Cerda. Ex giornalista de “l’Ora”, fu tra i primi - da consigliere e assessore del Comune di Mazara del Vallo - a promuovere l’incontro fra i Popoli del Mediterraneo. Fondò il movimento culturale siciliano detto ”Antigruppo Siciliano”. Un altro personaggio di spessore fu il poeta Nat Scamacca. Nato a Brooklyn, è considerato uno dei principali scrittori siculo-americani del Novecento. Come Rolando Cerda e Gianni Diecidue (presente anche lui al convegno), fu uno dei fondatori dell’Antigruppo. Sostenne la tesi di Samuel Butler sull’origine siciliana dell’Odissea. Diffuse la poesia scozzese in Italia.
Oltre alla visita della nostra città, il folto gruppo si spostò nelle rovine selinuntine. Fu un motivo di orgoglio e vanto, perché - appunto - dalle rovine nacquero spunti per nuove opere. Tra queste - da parte di Rolando Certa - “Poeta ad Atene” e “Due poeti siciliani”. L’ing. Vito Barone, il prof. Sebastiano Elia (entrambi autori di un’ottima guida al sito archeologico di Selinunte) e il prof. Di Bella (curatore di parte della manifestazione) - insieme al sindaco naturalmente - furono gli organizzatori. La cura certosina degli eventi mise al primo posto la nostra città nella cultura. Insieme alle visite sopra citate, venne organizzato un incontro ufficiale presso il Circolo della Gioventù. Un’ottima idea per rendere la partecipazione aperta al pubblico, con la possibilità d’interloquire con i presenti.
Al termine dell’evento, il sindaco consegnò una medaglia d’oro al ricordo, oltre a una riproduzione in metallo battuto di un tempio selinuntino. Entrato di diritto nella storia culturale castelvetranese, questo, come tanti altri eventi, mise in luce l’importanza del sapere. Un motivo di crescita sociale ed economica non indifferente. E che oggi, potrebbe (l’evento) fare ancora la differenza.
