Interessante incontro fra storici della cultura siciliana
di: Redazione - del 2024-05-15
Nel tardo pomeriggio di lunedì 13 maggio u.s. il Dirigente Scolastico del Liceo Classico Statale “Umberto I°” di Palermo, Prof. Vito Lo Scrudato da Cammarata (AG), ha ricevuto nell’ampia sala della Presidenza alcuni scrittori fra i maggiori esponenti del mondo della cultura storiografica siciliana.
Fra questi: Salvatore Musumeci, Dirigente Scolastico dell’I.C. “F. De Roberto” di Zafferana Etnea, da Santa Venerina (CT); il poeta Alfio Patti, meglio noto come “L’Aedo dell’Etna” e uno fra gli ultimi cantastorie ancora viventi, da San Gregorio di Catania (CT); Leoluca Cascio, storico delle tradizioni popolari siciliane, da Corleone (PA); Luigi Simanella, storico di Salvatore Giuliano, da Castelvetrano (TP).
L’incontro è stato l’occasione per confrontarsi su molti aspetti, tematiche, aneddoti, racconti e quant’altro, che hanno riguardato fatti storici, personaggi, tradizioni e folklore d’una Sicilia ch’essi amano al di sopra di ogni cosa.
S’è parlato, inoltre, del convegno organizzato a Mascali lo scorso 10 maggio su Turiddu Bella, poeta dei cantastorie, menzionando tra questi ultimi: Orazio Strano, Ciccio Busacca, Vito Santangelo e Ignazio De Blasi, “Il Cantastorie della Valle del Belice” scomparso recentemente.
Il padrone di casa ha fatto dono ai suoi amici di diverse importanti opere, pubblicate dallo stesso Liceo, tra cui le sue “Poesie Siciliane di Cammarata e San Giovanni Gemini”. Allo stesso modo hanno fatto gli altri con uno scambio-omaggio di alcune delle reciproche opere letterarie. Patti ha donato il suo “Eretici, Avventurieri e Cospiratori”, Cascio una delle sue ultime pubblicazioni “Il teatro della festa e il suono della Passione, la Settimana Santa a Corleone”, mentre Musumeci la sua opera omnia in quattro volumi “Storia e Storie di Sicilia” della quale Simanella ha scritto la prefazione al primo volume.
La promessa è stata quella di rivedersi per portare avanti e realizzare tanti altri progetti, consapevoli che la tradizione, in tutte le sue forme, è un aspetto imprescindibile della cultura siciliana.