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Cellulari e cancro al cervello. Come prevenire? Ecco alcuni utili consigli

di: Massimiliano Modica - del 2017-04-22

Immagine articolo: Cellulari e cancro al cervello. Come prevenire? Ecco alcuni utili consigli

Già dal 2011 la I.A.R.C. (Agenzia Internazionale per le Ricerche sul Cancro) aveva sostenuto l’effetto cancerogeno emanato dalle onde elettromagnetiche dei dispositivi mobili, collocando i telefoni cellulari all’interno della categoria 2B, insieme che comprende quegli agenti per i quali vi è una limitata evidenza di cancerogenicità nell’uomo e meno che sufficiente evidenza di cancerogenicità negli animali da esperimento.

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  • A confermare ciò, sei anni dopo, è la storia di Roberto Romeo, ex impiegato della Telecom che si era ammalato di un neurinoma e adesso spera che la sua storia serva e sia d’aiuto. “Non voglio demonizzare l’uso del telefono cellulare ma per evitare quello che mi è successo bisogna saperlo utilizzare in modo corretto. All’inizio pensavo di essermi preso un’infezione all’orecchio ma poi ho capito che la cosa era bene più grave”, racconta ancora Romeo il quale era obbligato ad utilizzare il telefono cellulare al lavoro in quanto non si trovava in ufficio, ma era spesso in giro.

    "Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all'udito e nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore. Ora non sento più nulla dall'orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico".

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  • Dopo questi avvenimenti l’Inail(Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) è stata condannata a pagare la rendita perpetua per il danno sul lavoro subito dal dipendente della Telecom. “La sentenza riconosce il legame causale tra un tumore al cervello e l’uso di un telefono cellulare” spiegano Renato Ambrosio e Stefano Bertone i due avvocati che hanno vinto la causa.

    Ma come prevenire casi del genere e soprattutto come utilizzare correttamente i nostri ormai “inseparabili amici” ? La I.A.R.C. suggerisce di "ridurre l'esposizione, utilizzare gli auricolari e scrivere sms". Semplicemente, ogni volta che è possibile, evitare una telefonata. Nel caso degli auricolari, inoltre, è meglio utilizzare quelli con cavo invece di quelli wireless. Sarebbe meglio anche:

    -  Evitare telefonate quando non c’è molto campo, infatti in quel caso sarà necessaria più potenza radiante. Quindi usare il cellulare il meno possibile in movimento (sul treno, in auto, ecc.) in quanto in queste situazioni si ha meno segnale ed è necessaria l’emissione di un maggior numero di radiazioni.

    -    Non metterlo vicino alla testa in fase di chiamata dove le radiazioni sono più forti ma aspettare la risposta (vivavoce come soluzione possibile).

    -  Evitare di tenere il cellulare in tasca né nel taschino della camicia o della giacca.

    - Cambiare orecchio e ridurre la durata delle chiamate.

    -  Non addormentarsi con il cellulare vicino alla testa, ad esempio usandolo come sveglia.

    -  Infine scegliere un modello che abbia un basso valore di SAR (tasso di assorbimento specifico delle radiazioni).

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