Castelvetrano, contesta multa di 35 euro il Tribunale di Marsala lo condanna a pagare 2.600 euro
(fonte: Gds) - del 2012-11-04
(ph. bresciaoggi.it)
Contesta una multa di 35 euro avanti al Giudice di Pace di Castelvetrano e adesso sarà costretto a pagare circa 2.600 euro di spese legali al Comune. Singolare vicenda giudiziaria di un castelvetranese G.N di 65 anni residente a Palermo, che dopo aver proposto ricorso nell’ottobre del 2006 avanti al Giudice di Pace, che lo aveva rigettato, non soddisfatto, ha proposto appello al Tribunale di Marsala, sezione distaccata di Castelvetrano, che adesso a distanza di sei anni ha confermato la sentenza del Giudice di Pace e in più, con una condanna forte alle spese a favore del Comune di Castelvetrano.
Una di quelle che ben si possono chiamare “ una causa di principio”, che spesso, se non supportate da validi supporti giuridici possono avere, come in questo caso, conseguenti pesanti . L’automobilista aveva parcheggiato la sua Alfa Romeo il 5 maggio del 2006 nella via Ciullo D’Alcamo, la strada che porta alla Chiesa del Carmine, quasi ad angolo con la via Leopardi. Al ritorno aveva trovato sul parabrezza la multa per la violazione dell’art 157, comma 6 del Codice della Strada, che si riferisce alla mancata esposizione del contrassegno in zona disco orario.
L’automobilista, invocando la mancata visibilità del segnale, affidava la sue rimostranze ad una raccomandata inviata ai Vigili Urbani , con la quale chiedeva alla Polizia Municipale di revocare la sanzione in quanto illegittima a detta del suo legale. Il Comando respinse l’istanza di revoca e al cittadino non rimase altro che rivolgersi al Giudice di Pace di Castelvetrano, per presunta violazione dell’art 79 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, circa i requisiti di visibilità del segnale stradale.
Nell’Aprile del 2007 il Giudice di Pace Aldo Pizzo, accogliendo la tesi difensiva del legale del Comune , respinse il ricorso e confermò il verbale, in quanto, riferisce l’avvocato Francesco Vasile del Comune: ”la scarsa visibilità lamentata non può essere ascritta a responsabilità dell’Amministrazione del Comune, ma al comportamento dell’automobilista che non ha adottato la dovuta diligenza”.
La sentenza del Giudice di Pace aveva anche compensato le spese legali. Non contento, G.N propose appello alla sentenza e proprio nei giorni scorsi è arrivato l’amaro verdetto del Giudice monocratico Tommaso Pierini del Tribunale di Marsala, che ha confermato il verdetto del Giudice di Pace, con la condanna dell’appellante al pagamento delle spese dell’intero giudizio da versale al Comune di 2.600 euro.
Una causa che forse si poteva evitare magari forti di quel detto “meglio perdere che straperdere”, a meno che l’appellante decida sempre “per principio” di ricorrere in Cassazione. C’è anche da considerare il costo della giustizia che impiega mezzi, soldi , sei anni per stabilire se è legittima o meno una multa di 35 euro.