Il Presidente di TrenoDoc scrive a Cvnews per spiegare gli interventi conservativi più urgenti
di: Redazione - del 2012-11-17
La notizia sulla riqualificazione dell'ex deposito ferroviario, da noi precedentemente pubblicata, ha accesso l'interesse dei lettori sulla fattibilità di alcuni interventi specifici, quali ad esempio il ripristino della tratta ferroviaria Selinunte - Foce del Belice (Ponte di Ferro). Settimo Marineo, Presidente dell'Associazione TrenoDoc, scrive a Castelvetranonews per spiegare le necessità degli interventi più urgenti.
"Cara Redazione, per quanto riguarda la salvaguardia dei rotabili a scartamento ridotto superstiti, l'Associazione TRENO D.O.C. ritiene di avere fatto quanto sino ad ora possibile, anche se molto resta da fare. Infatti, TRENO D.O.C. ha collaborato con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani ai fini della apposizione su questi rotabili del vincolo come beni culturali di valore etno - antropologico. Si tratta di tre automotrici RALn60, di una locomotiva da manovra diesel R212 e di vari carri merci.
Per quanto riguarda ciò che resta da fare sin da subito, occorre avere chiaro che il vincolo è stato un atto importante che impedisce la demolizione dei rotabili storici, ma bisogna agire al più presto per sottrarli agli atti di vandalismo ed agli incendi che già in passato ne hanno compromesso la conservazione e causato la perdita di molti esemplari.
Proprio in funzione della futura riqualificazione dell'area del deposito della stazione di Castelvetrano, dove questi rotabili sono accantonati, di cui si è data notizia nel precedente articolo, è molto importante che si trovi una sistemazione temporanea, possibilmente al coperto ed in luogo sufficientemente custodito, in modo che questi rotabili siano più degnamente conservati. Inoltre, una sistemazione di questo tipo consentirebbe ai soci di TRENO D.O.C. di iniziare il lavoro di restauro per restituire la loro dignità ai carri ed alle automotrici storiche.
Mi sento quindi di lanciare un appello affinchè si individui a Castelvetrano un'area dove trasferire questo importante gruppo di mezzi ferroviari e si trovino, eventualmente avviando una sottoscrizione volontaria pubblica, i fondi per effettuarne lo spostamento.
Chi volesse dare la sua disponibilità a sostenere questa importante fase di "salvataggio" può contattarci attraverso il sito www.trenodoc.it e scrivendo a [email protected]