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Per il futuro sindaco di Castelvetrano è richiesta equità e trasparenza

lettera aperta alla redazione

del 2012-01-14

Immagine articolo: Per il futuro sindaco di Castelvetrano è richiesta equità e trasparenza

(ph. Foto: larena.it)

Si avvicinano le comunali a Castelvetrano e i nostri lettori sono sempre più attivi e desiderosi di dire la propria su quali dovrebbero essere i requisiti che dovrà avere il futuro Sindaco di Castelvetrano a prescindere dall’appartenenza politica. Di tali requisiti richiesti per il futuro primo cittadino di Castelvetrano ha parlato il nostro lettore Mario Signorello attraverso una interessante lettera aperta arrivata in Redazione e che abbiamo il piacere di pubblicare interamente:

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7

  • "FACCIAMO TUTTI LA NOSTRA PARTE!......dal presidente della repubblica , al presidente del consiglio e via via scendendo fino ad arrivare a me. TUTTI, dico TUTTI, auspicano di fare la propria parte per una ripresa veloce e seriamente efficace per il beneficio di tutti.......ma ditemi........qual è la (nostra ) parte che ci spetta di fare?

    Partiamo in primis dalla nostra cittadina Castelvetrano in vista delle comunali di maggio.......Cosa dovrebbe fare un Sindaco? Nell’attuale congiuntura storica connotata da una profonda crisi che non è solo economica, ma che interessa anche la politica, le istituzioni, il lavoro e la società civile (proprio quella che tutti invocano, ma che non sembra mai coinvolta e cercata) si apre una riflessione su quello che dovrebbe essere oggi il ruolo demandato agli amministratori locali eletti dai cittadini. Innanzitutto una riflessione sul titolo.

    Pseudonimo comune di “sindaco” è anche quello di “primo cittadino” e questa è appunto una prerogativa essenziale. Lungi dal credere che possa esistere un criterio oggettivo per determinare chi è al di sopra degli altri per qualità umane e professionali, sarebbe sufficiente cogliere con la necessaria evidenza che tale obiettivo di integrità venga davvero ricercato e perseguito fino in fondo da tutti coloro che rivestono o intendono rivestire questa carica.

    Poi una riflessione sulla leadership. In riferimento al momento che stiamo vivendo il Sindaco dovrebbe dimostrare di essere attorniato da uno staff di persone che - al pari suo - siano preparate, affidabili, trasparenti e competenti. Se non altro perché i cittadini possano dirsi rappresentati da qualcuno che ha meritato il proprio voto e possano giustificare con “errori di sola buona fede” e non di meschinità o totale ignoranza eventuali risultati che nel percorso amministrativo possono essersi rivelati non soddisfacenti o del tutto non conformi alle attese o alle regole.

    Infine uno spunto sull’operatività del ruolo e sulla natura di scelte e programmi. Le azioni che oggi i cittadini si attendono non sono quelle che iniziano con parole quali “inventare”, “creare”, “costruire”, quanto piuttosto con termini quali “ripristinare”, “valorizzare”, “rimediare”, “risollevare”, “mantenere”, “razionalizzare”, “rilanciare”. Oggi chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica sia sul piano locale e sia su quello nazionale deve affrontare una sfida che non è stata quella degli amministratori che hanno cavalcato la linea quasi continua della crescita economica illimitata che ha contraddistinto lo scenario Italiano dal Dopoguerra a oggi.

    Oggi non si tratta di “solo investire nei settori giusti” e di “spendere per fare qualcosa” per cui essere ricordati, per dare visibile e imperituro segno del proprio passaggio al governo di una comunità. Ma viene richiesto di lavorare con alacrità - anche sottovoce e con scarsa visibilità - creando le basi per rilanciare la società e l’economia, infondendo alla propria azione principi di rispetto, attenzione, equità. Senza lasciare nessuno indietro, ricucendo ove possibile gli “strappi” aperti e avvicinando le posizioni anche socialmente più distanti.

    Oggi un buon amministratore forse dovrebbe prendere a modello di più la capacità del “medico” e non del “leader assoluto” il cui nome viene impresso sulle targhe di ottone, ma lontano dai cuori. Un buon Sindaco deve e dovrà ascoltare e coinvolgere i cittadini e gli altri attori sociali ed economici, analizzare i sintomi con cui la crisi si manifesta a livello locale e diagnosticare la terapia meno feroce e allo stesso tempo più efficace".

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    Effeviauto 6 gennaio 2025