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Esclusiva: il racconto della famiglia Patti sopravvissuta alla tragedia della Costa Concordia. Le foto

del 2012-01-16

In foto: Il felice rientro a casa di Sara e Andrea

“Abbiamo avuto paura di morire assieme a quelle cinquanta persone che si trovavano sulla scialuppa di salvataggio della Nave Concordia, della Costa Crociere, rimasta sospesa nell’aria per circa mezz’ora. Una esperienza drammatica che adesso possiamo raccontare ma che ci segnerà per sempre”.

Allegati

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  • Forte è lo shock nel viso di Giovanni Patti di Castelvetrano che si era imbarcato sulla nave a Palermo in direzione Civitavecchia con la moglie Giusy e i figli Andrea di 17 anni studente presso la Scuola Alberghiera e Sara di 17 anni frequentante l’Istituto Commerciale. La moglie Giusy ricorda così quei tragici momenti:

    "mentre ci trovavamo al quarto piano al self service verso le 21,30 abbiamo sentito un forte boato. E’ andata via la luce e per terra sono cadute sedie, tavoli, piatti, il pavimento si subito bagnato e la nave ha cominciato leggermente ad inclinarsi. Noi passeggeri abbiamo cominciato a capire che era successo qualcosa di grave mentre dagli altoparlanti qualcuno provava a rassicurarci. Tutti chiedevano spiegazioni ma il personale quasi tutto straniero non capiva una parola d’italiano. Pensavamo nel buio di avere urtato un mercantile e che il contenuto della nave si fosse spostato su di un lato, visto che dagli altoparlanti continuavano a dire che avremmo ripreso la navigazione anche con un motore in meno. Poi improvvisamente abbiamo sentito le sirene e allora lì abbiamo capito che era successo qualcosa di grave veramente. Alla fine - conclude Giovanni Patti - non mi sono perso d’animo e sono corso giù a prendere i giubbotti di salvataggio e ho portato i miei all’interno della scialuppa. Una volta nella barchetta pienissima di persone ci siamo diretti verso la terra ferma. Alla fine ce l’abbiamo fatta e grande è stato l’aiuto degli abitanti che ci hanno dato subito assistenza".
     

    Poi il ritorno a casa in aereo e grande è stata la commozione e la felicità per tutti i parenti e amici che hanno vissuto ore di angoscia in attesa di sapere notizie che poi alla fine si sono rivelate felici, a differenza di ciò che è avvenuto per tanti altri che purtroppo oggi compiangono i propri cari e di chi li sta ancora cercando.

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