"Gli italiani da risparmiatori a grandi consumatori... indebitati"
di: Mariella Pompei - del 2012-03-11
Domenica 4 marzo si è svolta, presso l’aula Magna del Seminario Vescovile a Mazara del Vallo, una conferenza sul tema “ Complessità della crisi e bene comune. Quale futuro per la Sicilia? ”.
Relatore il prof. Giuseppe Notarstefano, docente di Statistica economica presso l’Università di Palermo, Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale per i problemi sociali e il lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo. Membro del Consiglio Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana, componente del Comitato Scientifico dell’istituto “Vittorio Bachelet” e coordinatore Centro Studi della presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana.
I punti nodali dell’incontro sono stati: Natura della crisi; Impatti sul sistema economico regionale e territoriale; percorsi e sfide che il cristiano deve avere su questa crisi. Si è parlato di “economia globalizzata” per meglio definire una crisi che investe non solo il nostro Paese, ma anche gran parte degli Stati Europei, e non solo.
Tutto ciò che è accaduto in Grecia, deve farci riflettere e come ha detto il prof. Notarstefano: «Possiamo parlare di una crisi finanziaria con effetti reali, o siamo alla presenza di una crisi reale con effetti finanziari?». Ciò che possiamo registrare, che in quest’ultimo ventennio si è verificata una propria e vera sperequazione sociale, non solo tra persone ricche e povere, ma sono aumentati i divari territoriali. La conseguenza è che assistiamo a una politica di rigore finanziario che sta innescando un pericolo depressivo. Vi chiederete, come si può in questo contesto innescare un meccanismo di ripresa? Forse sarebbe auspicabile tenere in considerazione alla base di questa crisi che ci sono dei fattori etici e culturali. Assistiamo a una società - per utilizzare termini usati dal prof. Notarstefano - atomizzata, sbriciolata. Una società condizionata da stili di vita importati e questo ha creato dei meccanismi insostenibili. Si è passati dall’essere un popolo di risparmiatori a grandi consumatori, molto spesso indebitandoci fino agli estremi.
L’incontro voluto dall’Associazione Cattolica della Diocesi di Mazara del Vallo. Incontro progettato per sensibilizzare la crisi che stenta a trovare una soluzione e a farci cogliere un aspetto spirituale della crisi medesima.
In conclusione l’intervento di Sua Eccellenza Mons. Domenico Mogavero affermando che non serve sollevare delle critiche o fare della retorica, ma è necessario essere propositivi per andare avanti. Sempre secondo Mons. Mogavero, «la Sicilia deve puntare tutto sul Mediterraneo». Le soluzioni? Non è facile ricostruire un tessuto sociale così andato in rovina, ma non del tutto impossibile. Forse ci vorrà del tempo, l’importante sarebbe trovare la volontà nel fare; far rinascere l’economia nella sua dimensione strumentale, ciascun secondo le proprie responsabilità.