Via l'ICI arriva IMU, ma quanta incertezza
di: Adriano Butera - (fonte: Belicenews.it) - del 2012-04-03
Mancano 74 giorni alla scadenza dell'I.M.U., la nuova imposta che sostituisce l' I.C.I., e ancora ne il governo ne i comuni della zona hanno stabilito definitivamete come andrà pagata l'imposta il 16 giugno 2012. Illeggittimità dell'imposta, richieste di variazioni ed esenzioni, regolamenti comunali da emettere stanno creando un vero e proprio Caos!
Ricordiamo come il 24 Febbraio 2012 presidente della Regione Sicilia aveva impugnato la norma nazionale riguardante l'I.M.U. perchè "l'applicazione comporterebbe per la Regione Siciliana uno squilibrio incompatibile con il bilancio regionale in quanto, da un lato, la normativa statale ignora che l’intero gettito dell’IRPEF sulla componente immobiliare nel territorio della Sicilia e’ attualmente di spettanza regionale e dall’altro, la Regione si troverebbe a dover compensare anche le perdite degli enti locali con ulteriori trasferimenti e cio’ per coprire la quota del gettito riservata allo Stato.Sarebbero in contrasto col dettato statutario anche le disposizioni dell’art. 28 che portano dallo 0,9% all’1,23% l’addizionale regionale Irpef e indirettamente riducono la quota di compartecipazione dello Stato alla spesa sanitaria.In più la riduzione dei trasferimenti ai comuni siciliani alla quale la Sicilia si troverebbe a dover far fronte senza introiti compensativi."
Tralasciando questa sospetta illeggittimità tutta siciliana, ieri 2 Aprile, C.A.F., professionisti e softwarehouse specializzate, si sono ribellati a causa dei continui ritardi nell'emissione del provvedimento definitivo per il calcolo dell'imposta.
Il governo ha fatto sapere in risposta che il pagamento dell’acconto Imu sarà calcolato a giugno sulle aliquote base, 4 e 7,6 per mille, stabilite per legge. Successivamente, un dpcm stabilirà entro fine luglio, sulla base del gettito della prima rata dell’imposta, le correzioni alle aliquote e detrazioni, in modo da raggiungere il gettito previsto per quest’anno. I comuni potranno quindi intervenire fino al 30 settembre per ritoccare aliquote e detrazioni. Lo stabilisce un emendamento dei relatori al dl fiscale. Oggi il provvedimento, dopo il via dalle commissioni, approderà all’esame dell’aula di palazzo Madama.