Una moschea a Salemi. Sgarbi incontra gli emissari dello sceicco del Qatar
del 2012-01-31
In foto: Un momento dell'incontro di Sgarbi con la delegazione del Qatar
Realizzare a Salemi una grande moschea che diventi il luogo di preghiera di tutti gli arabi di Sicilia. E' questa la proposta avanzata da Vittorio Sgarbi all'Emiro del Qatar, Sheik Hamad Ben Kaliffa Al Thani.
Il sindaco di Salemi stamane ha infatti formalmente dato la disponibilità a concedere il terreno all'interno del quartiere arabo del Rabato, nel centro storico della città. Prende corpo così un progetto nato, per volontà dello stesso Sgarbi, già nel 2009.
«I finanziamenti per la realizzazione della moschea - spiega Sgarbi - sono garantiti da un accordo bilaterale tra il Comune di Salemi e il Qatar».
Il critico d'arte e sindaco di Salemi domenica sera ha incontrato a Catania una delegazione del paese arabo guidata dallo sceicco Hamadi Ahmad, Presidente della «Qatar Carity Fondation», da rappresentanti dell'Ucoii, l'Unione della Comunità e delle Organizzazioni islamiche italiane e da Giampiero Paladini, Presidente della Confime, la Confederazione delle imprese del Sud.
«La Sicilia - dichiara Sgarbi - è entusiasta di accogliere l'Islam. Nulla è più importante che trovare sentimenti e convinzioni comuni nelle diverse religioni che contemplano un unico Dio. Anche per questo, così come nelle nostre città ci sono luoghi di culto cristiani, mi sembra importante che per i cittadini di cultura e lingua araba si provveda a costruire una moschea a Salemi. Lo impone la Storia»
Sabato la delegazione del Qatar, accompagnata dall'assessore Tania Riccò e dal consigliere comunale Fabrizio Gucciardi (che è anche il delegato regionale della Confime) ha visitato il centro storico di Salemi, e si è soffermata in particolare nel quartiere arabo del Rabato che Vittorio Sgarbi ha indicato come luogo in cui realizzare la moschea.
La città di Salemi storicamente ha rappresentato il luogo d'incontro e convivenza pacifica delle tre religioni monoteiste: cristiana, ebraica e musulmana.