Il programma dell'Api parte dalle frazioni: "Porticciolo a Selinunte e urbanizzazione Triscina"
del 2012-02-15
(ph. Foto: agrisicilia.it)
La lunga discussione sulle candidature a Sindaco nei diversi schieramenti stà facendo perdere di vista le questioni programmatiche che, ogni coalizione, partito o candidato dovrebbe privilegiare per dare modo ai cittadini di scegliere oltre che sugli uomini anche sui programmi. Castelvetrano è città complessa e difficile da amministrare, le grandi potenzialità di sviluppo di cui gode: il mare e le frazioni di Triscina e Marinella, il parco archeologico di Selinunte, la fiorente olivicoltura, le attività commerciali e artigianali, il pregevole centro storico ed il suo sistema delle piazze, i beni paesaggistici, la storia e la cultura, non riescono a dispiegarsi pienamente per creare occasioni di sviluppo, lavoro ai giovani, alle donne, reddito alle famiglie.
In questi anni molto è stato fatto ma molto rimane da fare e la nuova squadra di governo cittadino dovrà essere in grado di reggere la sfida con competenza, onestà e dirittura morale, con capacità di ascolto ma anche di decisione. Ci vogliamo soffermare in primo luogo su Marinella e Triscina poiché siamo convinti che attraverso la soluzione dei problemi delle due borgate passa gran parte del rilancio socio economico di Castelvetrano.
Di seguito sintetizziamo alcune delle proposte di Alleanza per l’Italia: - Realizzazione strada di collegamento Marinella-Triscina recuperando il progetto già esistente in modo da unire le due borgate che per svilupparsi hanno reciprocamente bisogno una dell’altra; - Costituzione dell’Ente Parco di Selinunte e piena attuazione della legge regionale 20/2000; - Realizzazione nuovo porticciolo a Marinella di Selinunte; - Realizzazione di passeggiate a mare nelle due borgate ; - Soluzione dei problemi urbanistici a Triscina dando seguito alla delibera di Consiglio Comunale n. 59 del 22/06/2011 relativa alla presa d’atto delle lottizzazioni Quartana e Volpe con la quale documentazione alla mano si è dimostrato che già negli anni sessanta, ben prima della legge Galasso esisteva a Triscina un primo nucleo di zona “B“. Unitamente a ciò rivendicare il varo della Legge Regionale di riordino delle coste; - Completamento delle opere di urbanizzazione; - Rafforzamento dei servizi civici essenziali per i residenti : trasporti, scuole primarie, guardia medica, farmacie etc.; - Iniziative per favorire l’associazionismo fra le imprese operanti nei settori alberghiero, della ristorazione e dei servizi turistici .