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La farfalla di Belen fa dimenticare gli attacchi alla Chiesa

di: Francesco Saverio Calcara - del 2012-02-16

Immagine articolo: La farfalla di Belen fa dimenticare gli attacchi alla Chiesa

Farfalla, tatuaggio, spacco, slip sono oggi fra le parole più cliccate del web.
E la domanda del giorno è se Belen ce le aveva le mutande o no? Dalla tv, ai giornali, ai blog questa è la parola d’ordine.

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  • Eppure, fino a 24 ore fa, tutti, ma proprio tutti, dall’impiegato alla sciampista, dal giornalista al prete, dal dirigente Rai alla cassiera del supermercato, si erano sentiti in dovere di dire la loro sullo sproloquio - da predicatore da quattro soldi, lasciatemelo dire – dell’Adrianone nazionale.

    Da parte sua, Celentano ha detto d’essere tranquillo, perché “aveva messo in conto le polemiche” per la sua apparizione a Sanremo. Cosicché, stupisce che ci sia qualcuno che si stupisca: lo invitano per questo, perché fa salire gli ascolti, fa parlare di sé e di chi lo ospita, costringendo la nazione – anche quelli che Sanremo di solito, come me, manco se lo guardano -  a dire cosa pensa di lui, dei suoi monologhi, o dei suoi silenzi sempre più strampalati. Bene, il molleggiato ha raggiunto il suo scopo e guadagnato il suo cachet, quello che poi, devoluto pubblicamente in “beneficenza”, lo farà ancora stare al centro dell’attenzione per un bel po’.

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  • Non c’è che dire: una buona strategia di marketing, ma non certo ispirata a quel vangelo che pure Celentano cita a ogni piè sospinto, vangelo di cui egli, sembra aver dimenticato il passo che dice: “Quando dunque fai l'elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”.

    E cosa c’era di meglio, poi, di un bell’attacco alla Chiesa, per guadagnarsi il titolone su tutti i giornali? Il fatto è che Berlusconi è bollito, Monti non si tocca, Napolitano men che meno, e allora….vai contro l’Europa o la Consulta – e d’altra parte, il coraggio uno se non ce l’ha non se lo può mica dare - ma qui niente polemica, nessuno protesta, nessuno ride, nessuno applaude, e allora con chi si può polemizzare per buttarla in caciara? Con la Chiesa, ovviamente, che tanto non si paga pegno.

    Ma oggi, gli stessi che dissertavano su Celentano sono alle prese con un dilemma di ben più difficile risoluzione: Belen Rodriguez ce l’aveva ‘sta mutanda, quando una sgambata da prima serata ha fatto aprire un po’ troppo lo spacco inguinale del suo vestito, lasciando intravedere quella farfalla tatuata proprio lì?

    E non c’è nulla che riesca ad arginare la curiosità dell’italiano medio di fronte alle immagini della bella argentina alle prese con lo spacco impertinente. Neppure le parole della stessa Rodriguez: “Ce li ho, ce li ho gli slip... sono speciali”. Niente, l’interrogativo rimane a consumare, come il tarlo, l’immaginazione dei sanremodipendenti.
    Ma sorge spontaneo chiedersi: che ne è del polverone soffocante di polemiche al vetriolo per i sermoni celentaneschi, del palco invaso dal suono di sirene, finte esplosioni e immagini di elicotteri da guerra? Che ne è degli attacchi del Molleggiato a Chiesa, giornali cattolici e politica?

    Se ieri si gridava alla scandalo, oggi i toni sembrano essersi smorzati. E tutti i discorsi pseudo-impegnati e pseudo-etici, sembrano essere scomparsi sotto un paio di, problematiche, ridottissime mutandine.

    Come sempre, noi italiani non ci smentiamo mai. E non potevamo farlo soprattutto sul palco più nazionalpopolare che ci sia, quello di Sanremo, dove emergono, seppur amplificati, tutti quegli stereotipi che ci rendono inconfondibili nel mondo. Uno su tutti: quello che in nome della ‘gnocca’ siamo pronti a sacrificare tutto. Del resto lo dice anche il proverbio: tira più un pelo di donna che una pariglia di buoi…

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