Il lettore scrive: "Perchè la necessità di un Consorzio a tutela dei produttori olive Nocellara del Belice"
del 2012-11-03
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del lettore Mario Signorello, in cui spiega l'importanza e la necessità della nascita di un Consorzio per tutelare gli sforzi dei produttori delle Olive Nocellara del Belice.
Il consorzio è un'aggregazione volontaria legalmente riconosciuta che coordina e regola le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di imprese o enti pubblici. Può anche essere costituito tra cooperative. Pur essendo stagliato sul tipo associazione è inidoneo a configurarsi come tale. Basti considerare che, a differenza dell'associazione, il consorzio non pone in essere un rapporto strutturale con i consorziati.
Il consorzio consegue ad un accordo contrattuale, ma non è in alcun modo assimilabile ad altre forme contrattuali di aggregazione, come gli affari in partecipazione e le associazioni temporanee d'impresa previste dalla legge. Il consorzio è oggi uno schema aggregativo tra imprenditori, comprendente tre distinti fenomeni, quindi esaminate attentamente la tipologia di cui abbiamo noi la necessità di applicazione: 1.Consorzi anticoncorrenziali: costituiti con lo scopo prevalente o esclusivo di disciplinare la reciproca concorrenza sul mercato fra imprenditori (per impedire che si instaurino tra loro rapporti di elevata concorrenza e monopoli). 2.Consorzi di coordinamento: per conseguire un fine parzialmente o totalmente diverso, ovvero per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese consortili (finalizzato per la riduzione dei costi di gestione e produzione). 3.Consorzi di servizio: per svolgere attività di servizio nell'interesse comune delle imprese consorziate, come ad esempio acquisti collettivi oppure l'organizzazione di servizi nell'interesse dei consorziati: si pensi ad esempio ai consorzi agrari per l'approvvigionamento di concimi e sementi ovvero ai consorzi per l'esportazione di merci.
Quindi da noi c'è la necessità di avere un consorzio che disciplini la nostra agricoltura, LA NOSTRA NOCELLARA DEL BELICE!.Perchè ? Perchè non è più possibile affidare la gestione ai singoli individui tale prezioso prodotto.Non possiamo lasciare che altri impongano il loro prezzo con la benedizione dei frantoiani COMPLICI. Cosi facendo, contribuiamo negativamente alla commercializzazione e allo sviluppo della oliva da mensa e al suo derivato, l'olio.
Chi si dovrebbe fare carico di aggregare tutti i produttori della Valle del Belice? Sicuramente i Comuni (perchè questa è una questione comunale nel vero senso del termine), nella figura imperante delle amministrazioni locali. Vi ricordo il prezzo dell'olio e delle olive che vi è oggi nella piazza stabilita dai napoletani e dai frantoiani: euro 0,75> al kg per le olive;euro 4,00 l. per KG. (Si accetta smentita).
Sapete quante ore di lavoro occorrono per raccogliere 10 cassette di olive? Sapete quanto olio viene fuori da 200 kg di olive?Sapete quanto costa molire 200 kg.di olive? Sapete che la produzione avviene un anno si e un anno no,o perlomeno ogni 2 anni avviene la cosidetta carica? Il concime? La potatura? La raccolta? L'aratura del terreno? L'irrigazione? Il cosidetto trattamento chimico per i parassiti? Vi sto annoiando?
La verità è che abbiamo bisogno di unire le nostre forze e fare i nostri INTERESSI UNA VOLTA TANTO! Io sono sicuro che se venisse presentato un progetto adeguato alle esigenze e alla valorizzazione delle nostre olive con finalità bene comune, il nostro sindaco Felice Errante, non solo si farebbe garante di portare avanti tale progetto,ma troverebbe anche i locali per la lavorazione, stoccaggio, smistamento con connessi uffici per commercializzazione delle olive e l' olio,magari EX SAICA!