Il lettore scrive: "Caro Felice ti ho votato. Auspichiamo però da te il meglio per la Città"
di: Ciccio Scaminaci - del 2012-05-22
E' pervenuta in Redazione una interessante lettera indirizzata al neo Sidaco Felice Errante da parte di uno dei suoi sostenitori il quale però si auspica che vengano mantenute le promesse nell'ottica di miglioramento e di crescita della Città. Di seguito il testo interamente pubblicato: "Sono trascorse poco più di ventiquattrore da quando Felice Errante è stato eletto sindaco di Castelvetrano, e già qualche candidato deluso dell’ultima ora, o galvanizzato dai voti che inaspettatamente (rispetto ai propri meriti e alle proprie qualità) gli sono piovuti addosso, pensa di potersi presentare alla cassa al fine di ottenere qualche incarico o per strappare qualche promessa al neo eletto sindaco, che possa compensare quella manciata di voti che hanno contribuito ad ottenere la bellissima vittoria che ancora stiamo festeggiando. E allora una riflessione mi corre alla mente che desidero comunque esternare.
E’ possibile che per impegnarsi in politica debba esserci per forza un tornaconto personale? E’ possibile che per mettere la propria faccia, il proprio impegno, la propria passione in un progetto politico debba esserci sempre e comunque una ricompensa? E’ possibile immaginare che ci si possa innamorare di un progetto e mettersi a disposizione di chi riveste il ruolo principale all’interno dello stesso progetto?
E’ possibile affidare i propri desideri, i propri sogni che vedano la nostra città proiettata verso un forte riscatto culturale e sociale come già avvenuto in realtà socialmente e culturalmente più evolute?
E’ possibile scegliere di stare con le persone per bene, con le persone che hanno ideali, con le persone che non hanno smesso di sognare, con le persone che non si rassegnano mai? Io spero che tutto questo sia possibile, così come spero che tutte quelle persone che si identificano nella politica fatta di idee, di coinvolgimento, di passione, possano ritrovare gli stimoli che consentano loro di ritornare ad interessarsi della cosa pubblica, in quanto di tutti e per tutti.
In quanto a me, caro amico mio, cercherò di essere un osservatore attento rispetto alle cose che farai, a come le farai e quando le farai.
La mia scelta di sostenerti mettendoci la faccia e tutto l’impegno che ho potuto, è scaturita soltanto dall’amore che ho per la mia città, per i miei concittadini e nella speranza che Tu possa contribuire ad assicurare un futuro migliore ai nostri figli. Per te non sarò mai un problema e non rappresenterò mai un favore da ricambiare.
Per quanto mi riguarda il mio compito di natura politica è finito, ma continua fortemente quello di cittadino attento, che desidera una città pulita, ordinata, curata in ogni suo angolo, culturalmente evoluta, una città moderna rappresentata da politici che abbiano la passione nel cuore e le idee nella mente.
Se tutto questo accadrà, allora veramente la tua vittoria sarà stata una grande vittoria.
Il tuo amico Ciccio Scaminaci