Tra leggenda e culto è stata celebrata la festa della Madonna di Portosalvo
del 2012-06-16
Si è celebrata di recente, con qualche settimana di ritardo a causa delle recenti elezioni comunali, la festa della Madonna di Portosalvo, all’interno della più piccola Chiesa di Castelvetrano, ubicata all’angolo tra la via Campobello e la Via Mentana a Castelvetrano. Una Chiesa che ha una sua storia e che “vive” grazie all’affetto e le cure di un gruppo di fedeli, tra i quali Nicola Tilotta 76 anni, che ricorda ancora la devozione e il culto dei suoi nonni per la statua della Madonna di Portosalvo, che si trova all’interno della piccola Chiesa. Oggi alle 17 la Santa Messa è stata officiata da Don Meli, parroco della Chiesa di Santa Lucia.
Fu il garibaldino Giuseppe D’Angelo a fondare la Chiesa nel 1860 nell’immobile che appartiene alle famiglie Centonze e Aiello, come ricorda Mario La Barbera. Negli anni passati Nicolò Tilotta, la moglie Mandina Rosalia Giovanni Cipriano e Roberto Gullo, hanno speso le loro energie e grazie anche al contributo dei fedeli hanno provveduto a restaurare le statue e a rendere più idonea la piccola Chiesetta.
Singolare è l’antico culto della Madonna di Porto Salvo, in onore della quale, nel 1571, venne eretta una cappella, dove oggi si trova l’attuale Chiesa. Al culto della Madonna si aggregò la confraternita dei marinai. Nel 1570, infatti, Castelvetrano fu attaccata dai pirati turchi, che, nonostante la presenza di navi spagnole, spadroneggiavano nel Mediterraneo. Durante la cruenta battaglia, che si svolse nell’attuale via Campobello, la Madonna, invocata da tutto il popolo comparve con grande splendore agli invasori, che atterriti fuggirono lasciando la vittoria ai cristiani.
Sempre secondo la leggenda, la Madonna di carta pesta venne trovata in mare quasi intatta dai pescatori e portata lì nella Chiesa a loro protezione.