Indennità parlamentare: M5S, impossibile il taglio degli stipendi all'ARS. I grillini prenderanno almeno 4000 euro
di: Santina Matalone - (fonte: belicenews.it) - del 2012-11-09
Una delegazione del Movimento 5 Stelle ha incontrato ieri a palazzo d’Orleans, un gruppo di dirigenti dell’Ars, fra i quali il segretario generale Giovanni Tomasello, per discutere del taglio della propria indennità. Nell’incontro sono emerse quelle perplessità che erano state segnalate anche dagli esperti contabili; il problema rimane soprattutto quello della restituzione della parte di stipendio che i grillini non intendono percepire.
Nei giorni scorsi Vincenzo Silvestri, vice presidente dell’Ordine nazionale dei consulenti del lavoro, aveva dichiarato che il taglio dell’indennità momentaneamente non è attuabile, in quanto occorre una legge, ha sottolineato l’esperto così come hanno ribadito ieri all’Ars i dirigenti.
L’indennità, che ammonta a 4.359,33 euro netti, è dunque irrinunciabile se non viene modificata la legge che stabilisce i parametri.
Ogni deputato potrà decidere invece riguardo alla voce rimborsi.
Quindi, l’iniziativa così come è stata descritta dal Movimento 5 Stelle, seppure in buona fede, non può essere attuata.
Analizzando la busta paga resa pubblica dal candidato alla presidenza di Rivoluzione siciliana Cateno De Luca, questa ricalca quella dei parlamentari nazionali e fa riferimento alla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965.
La retribuzione ‘standard’, esclusi incarichi aggiuntivi, è di circa 12.763 euro netti euro e viene suddivisa in: indennità parlamentare (4.359,33 euro); rimborsi e diaria (4.003,11 euro); indennità trasporti su gomma (1331,60 euro); rimborso trimestrale forfettario spese treno, aereo, nave (2.523,96 euro) rimborso spese telefoniche (545 euro).
Dai dati i nuovi onorevoli “grillini” potranno decidere solamente se tenersi o meno i 4.000 euro della voce “rimborsi e diaria”, ma sul resto a quanto pare dovranno arrendersi, venendo di fatto meno a quanto previsto dallo statuto e annunciato in campagna elettorale.
Gli esperti del movimento stanno nel frattempo già lavorando ad una proposta di legge per modificare l’indennità o perlomeno per consentire ai deputati di ridurre autonomamente il proprio compenso.
Dunque secondo gli esperti contabili dell’Ars sembra impossibile che sin dal loro primo stipendio, i deputati ricevano soltanto 2.500 euro.