Malasanità, giovane donna marsalese muore in Ospedale a Palermo. Aperte indagini.
di: Redazione - del 2012-11-19
Tragica fine per una donna 40enne di origini marsalesi. Maria Vita Curatolo si è spenta ieri mattina intorno alle 11,00 presso la struttura ospedaliera Villa Sofia. Il marito, Appuntato dei carabinieri in servizio a Palermo, ha sporto denuncia e sono partiti i primi avvisi di garanzia: presunto caso di malasanità. La donna, a settembre scorso, si era sottoposta ad intervento chirurgico per l'asportazione di una massa tumorale di origine benigna, localizzata nella spina dorsale, ad altezza della base del cranio.
L'operazione, riferiscono i medici dell'Ospedale di Padova dove la donna è stata operata, è andata bene, ma qualcosa non va. Maria Vita, dopo due giorni dall'intervento, si sente male. Viene ugualmente dimessa e rispedita in Sicilia. Inizia il suo calvario. E quello dei familiari. A Palermo le viene riscontrata un'infezione, non meglio precisata, e le vengono somministrati degli antibiotici. Ma Maria Vita continua a stare male.
Viene ricoverata a Villa Sofia circa due settimane fa. Dicono che la donna è stressata dalla degenza in ospedale e dall'intervento. Soffrirebbe di attacchi di panico e dunque le somministrano degli ansiolitici. Lunedì scorso, però, la donna entra in coma, certamente non per i presunti attacchi di panico.
Dagli esami, in effetti, viene riscontrata un'infezione esattamente nel loco dell'intervento, presumibilmente meningite. Fulminante. Ma il batterio Killer da quanto era presente nel suo corpo? E dove sarebbe stata contaminata la donna? E perchè se ne sono accorti dopo due mesi? Al marito i medici dicono che solo un miracolo può salvarla. Già un miracolo....O forse bastava essere più seri e professionali? Questo lo decideranno i giudici. In un'aula fredda di Tribunale, se tutto va bene fra non meno di 5 anni, verrà stabilito di chi è la colpa per questa giovane vita spezzata.
Intanto però, è il marito a doverlo spiegare ai loro figli, di 6 e 3 anni. Forse domani l'autopsia darà delle prime risposte. Ma la verità è che nessuna risposta potrà mai confortare due bimbi orfani. Questa tragedia, unitamente alle altre recenti successe sempre a Palermo, dovrebbe far riflettere tutti e in particolar modo coloro che hanno scelto per mestiere quello di salvare vite umane.
La Redazione si unisce al dolore dei familiari.