Il muraglione di contenimento di Marinella di Selinunte sempre più a rischio. Alcune foto
(fonte: Gds) - del 2013-03-26
Quel gigante costruito negli anni successivi al secondo dopo guerra, quasi sicuramente agli inizi degli anni 50, dall’impresa Angelo Centonze di Castelvetrano, rischia di finire a mare con conseguenze che potrebbero essere veramente gravi per le abitazioni che si affacciano sulla via Scalo di Bruca, che porta nella zona del porto.
Si tratta di una grossa opera muraria in pietrame a gravità, che è resistita fino ai nostri giorni ma da un decennio parte dello stesso manufatto si è coricato su un lato. Le forti mareggiate che trovano facile accesso ai piedi del muraglione, per la mancanza di idonei frangiflutti, ha fatto già probabilmente precipitare alcuni basolati di marmo che ne coprono la parte alta, mentre pericolose crepe con perdita di materiale si vedono pericolosamente nella spieggia sottostante presa d’assalto dai bagnanti durante l’estate.
Questo muraglione a secco, fu realizzato nel 1952, in quanto i tecnici di allora e l’amministrazione capirono che il costone argilloso doveva essere frenato visto che iniziava a crescere l’insediamento urbano in quel sito. Negli anni 80 fu realizzato un muro di cemento armato nelle vicinanze dello stesso muraglione, sotto piazza Efebo anche se tale intervento non sembra essere stato sufficiente a fronteggiare le situazioni di dissesto che anche in quel punto, minacciano la stabilità del pendio che degrada verso il mare.
Negli anni 2001-2002 c’era pronto un finanziamento di quasi cinque miliardi delle vecchie lire, che doveva servire, dietro progetto redatto dai tecnici comunali, a fronteggiare l’emergenza dello scivolo a mare dello stesso muraglione, ma non se ne fece niente.
Il consulente tecnico di detto progetto l’ingegnere Filippo Carcara di Palermo, a seguito di indagini geologiche e geotecniche scriveva: ”Esistono nella zona condizioni di equilibrio limite caratterizzate da valori dei coefficienti di sicurezza prossimi all’unità e che pertanto la possibilità che si verifichi una rottura globale coinvolgente in pieno la sede stradale e quindi i fabbricati prospicienti, deve ritenersi come un evento di elevata possibilità”.
Da allora sono trascorsi 13 anni senza interventi di sorta. Il sindaco Felice Errante parla di un progetto di consolidamento già pronto che dovrebbe a presto essere finanziato dalla Protezione Civile, mentre il rischio idrogeologico anche in altre zone di Marinella, potrebbe essere dietro l’angolo.