Quando smaltire fogliame e alberi diventa un'impresa per il cittadino
(fonte: Gds) - del 2013-12-07
Il Polo Teconologico di contrada Airone a Castelvetrano della Belice Ambiente, finanziato dalla Comunità Europea per circa 11 milioni di euro, che doveva assicurare la copertura di decine di unità lavorative, rischia miseramente di chiudere i battenti tra contenziosi e lavori bloccati, mentre i cittadini hanno difficoltà a smaltire arbusti rami di alberi ed organico .
Per il lettore Mario Signorello riciclare a Castelvetrano: "è una vera e propria odissea. Da ambientalista convinto e desideroso di essere un cittadino virtuoso ho dovuto rinunciare allo smaltimento perché sono stato sballottato tra le competenze della Belice Ambiente e il comune di Castelvetrano.
Eppure questo Polo Tecnologico, diceva l’allora presidente della Regione Raffaele Lombardo, intervenendo all’inaugurazione dei tre lotti ebbe a dire di aver fatto saltare uno dei più lucrosi affari malavitosi. L’ex presidente della Belice Ambiente Lo Truglio parlò di un futuro abbassamento del 30-35% sulle bollette, poi un ex sindaco di Castelvetrano ebbe a parlare in una intervista di cento posti di lavoro in quel Polo Tecnologico.
Insomma la conversione dell’organico degli 11 comuni dell’Ato TP in compost, materiale organico per l’agricoltura avrebbe portato economia al territorio. L’impianto a pieno regime avrebbe dovuto incamerare sette mila tonnellate di materiale organico con la creazione di 4 tonnellate di compost.
L’architetto Giacomo Lombardo della Belice Ambiente risponde al lettore: "in effetti ho parlato con il cittadino e ho riferito che i privati non possono conferire da noi gli alberi, il fogliame e quant’altro.
Lo possono fare solo i comuni. Sarebbe opportuno d’intesa con il comune collocare anche in periferia alcuni contenitori scarrabili per il conferimento di questo materiale dei privati”.
Per quanto concerne la produzione di compost i numeri parlano che l’impianto è autorizzato a ricevere sette mila tonnellate l’anno di organico e che detto materiale ricavato, circa quattro, attualmente viene venduto ai privati come fertilizzante a soli cinque euro a tonnellata.
Gli operai che attualmente lavorano al Polo Tecnologico sono solo tre, mentre contenziosi infiniti, crisi e quant’altro, bloccano quello che doveva essere un fiore all’occhiello per il territorio belicino.