Emergenza rifiuti, dipendenti senza stipendio e raccolta bloccata in undici Comuni
(fonte: lasicilia.it) - del 2013-12-11
Ha preso il via lunedi lo sciopero di due giorni dei 300 lavoratori della Belice Ambiente. I dipendenti della ditta reclamano il pagamento degli stipendi relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre e hanno bloccato il servizio di raccolta dei rifiuti negli 11 Comuni soci dell'ambito Tp2.
Lo sciopero è stata proclamato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, rappresentate da Nicola Del Serro, Giovanni Montana e Giorgio Macaddino. I circa 300 dipendenti vivono una situazione drammatica: non hanno riscosso lo stipendio degli ultimi tre mesi della gestione del liquidatore Nicola Lisma; lo stipendio di ottobre e novembre sono stati pagati dalla nuova gestione straordinaria del commissario regionale Silvia Coscienza.
Nonostante le promesse infatti non sono arrivate le somme promesse dagli 11 sindaci soci dell'Ato nella riunione in Prefettura avvenuta ad ottobre. Ieri mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia e si sono riuniti, portando anche i mezzi di raccolta, vuoti, presso l'autoparco comunale di contrada Affacciata. Giorgio Macaddino, responsabile della Uil, e che si trovava insieme ai dipendenti, ha spiegato: «Vi è stata una grossa anticipazione di somme da parte della Regione siciliana ai comuni di Partanna, Campobello di Mazara e Petrosino.
Queste somme sarebbero bastevoli per far fronte ai pagamenti arretrati ai dipendenti ed anche ai fornitori. Il liquidatore Lisma, che ha provveduto pagare le spettanze e consulenti, però è disposto a liquidare solo i fornitori. Noi come sindacati - ha detto Macaddino - riteniamo invece, perché previsto dalla legge, che bisogna pagare gli arretrati ai lavoratori e rasserenare 300 nuclei familiari. Ringraziamo il prefetto Leopoldo Falco per la mediazione. I lavoratori sono pronti a riprendere il lavoro». ùNicola Lisma, ha replicato: «Le somme della Regione riguardano una prima trance (Campobello circa 1.300.000 euro, Partanna circa 300.000 euro e Petrosino circa 250.000 euro) ma risultano vincolate per legge al pagamento dei debiti fino alla data del 31 luglio 2012.
Se la Regione ci autorizzasse a fare i pagamenti allora provvederò immediatamente». Grande disagio per i lavoratori. «Ho una bimba alla quale non posso comprare le scarpe invernali, ho l'oro impegnato. Hanno distrutto -ha detto Giuseppe Cipolla - la nostra dignità di uomini».
Michele Sossio riprende: «Ho un figlio malato di leucemia che sta facendo la terapia all'ospedale "Cervello". Purtroppo non ho i soldi per fare benzina e recarmi a Palermo per stargli accanto».
Evidente ieri mattina anche il degrado dell'autoparco comunale dove in piazzale si trova è un'autentica montagna di rifiuti, prodotto delle operazioni di pulizia del territorio e del cimitero da parte di operai del Comune. Si tratta di una vera discarica abusiva a cielo aperto e della quale il Comune non può non essere a conoscenza. Francesco Mezzapelle 10/12/2013