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Arresto Sindaco Calatafimi, il Preside Fiordaliso: "Brucerò la sedia dove si è seduto"

(fonte: www.tp24.it) - del 2014-02-07

Immagine articolo: Arresto Sindaco Calatafimi, il Preside Fiordaliso: "Brucerò la sedia dove si è seduto"

"Farò bruciare la sedia dove si è seduto durante il convegno sulla legalità al Liceo Scientifico di Castelvetrano, nella qualità di presidente del Consorzio Trapanese della legalità". Sono parole del Preside Francesco Fiordaliso a proposito dell'arresto per corruzione, avvenuto all'alba di mercoledì, del Sindaco di Calatafimi, Nicolò Ferrara, accusato di aver preso una tangente di 3000 euro da una ditta in una gara per la vendita degli autocompattatori del Comune.

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  • L'amarezza di Fiordaliso, come di tanti altri, è dovuta al fatto che, come ricorda lo stesso preside, Ferrara era presidente del Consorzio Trapanese per la Legalità. «SÌ, quei 3.000 euro li ho presi, ma è stato per darli a persone bisognose » si è tra l'altro giustificato il Sindaco.  «Ricostruzione inattendibile e inverosimile», l’ha bollata il giudice. Per lui il sindaco della “legalità” gestiva il Comune di Calatafimi in modo «privatistico ».

    E proprio ieri sera Ferrara si è dimesso. Ecco il testo della sua lettera: "Valutate le accuse mosse al sottoscritto ed i provvedimenti emessi dai magistrati, rispetto ai quali ripongo massima fiducia, dopo una profonda riflessione, con sofferenza, sono arrivato alla decisione di presentare le mie dimissioni da Sindaco di questa mia amata città di Calatafimi- Segesta.

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  • Quanto avvenuto impone un passo indietro, sia per organizzare meglio la propria difesa nella fase processuale, dedicando il massimo delle energie e del tempo a tale impegno, sia per dare serenità nello svolgimento dell’attività quotidiana del Comune, allontanando sospetti e dubbi. Posso fin ora assicurare ai miei Concittadini che alla base di quanto accaduto c’è una grande confusione che ha generato incomprensioni ed equivoci.  Certi comportamenti o richieste sono lontani anni luce dai confini del mio agire politico.

    La Cittadinanza può stare tranquilla la loro fiducia non è stata assolutamente tradita. Ho dato alla mia Città sette anni della mia vita, in modo totale, senza risparmio, e sacrificando opportunità personali e principalmente gli affetti familiari. Sono stato Sindaco in un periodo difficile della storia d’Italia, ma siamo riusciti ad ottenere tanti finanziamenti che si concretizzeranno presto con l’apertura dei cantieri e conseguente occupazione.

    L’egoismo politico porterebbe a decidere di rimanere, per vedere il realizzarsi delle tante iniziative in cantiere frutto del mio impegno e di quello di tanti collaboratori, ma l’onesta intellettuale e il rispetto doveroso verso i Cittadini e nella giustizia, mi impediscono di accettare il nascere di dubbi e sospetti sull’operato di un Sindaco che ha sempre cercato di combattere certi vizi della politica.

    La Politica deve operare con trasparenza, legalità e determinazione, con il solo scopo di affermare il bene COMUNE. Spero che questa Comunità Calatafimese sappia sfruttare le iniziative intraprese e concretizzarle al fine di determinare sviluppo e occupazione. Spero anche che i miei Concittadini sappiano riconoscere la correttezza del mio agire politico, che dimostrerò con tutta la mia forza nelle sedi opportune".

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