Marsala, avvocati protestano per le disfunzioni del Tribunale
di: Antonio Pizzo - (fonte: lasicilia.it) - del 2014-03-16
Avvocati sul piede di guerra contro la struttura in cui svolgono il loro lavoro: il Tribunale. Per protestare contro una serie di «disfunzioni» il locale Consiglio dell'Ordine, presieduto da Gianfranco Zarzana, ha proclamato cinque giorni di astensione dalle udienze civili e penali. Lo sciopero si terrà dal 17 al 21 marzo prossimo. Le motivazioni sono elencate in un documento inviato anche al ministro della Giustizia.
Si protesta, innanzitutto, contro l'accorpamento alla sede centrale di Marsala delle sezioni staccate di Castelvetrano e Mazara, evidenziando la conseguente «notevole mole di affari, civili e penali, provenienti dalle due sezioni soppresse». Ciò, sostengono gli avvocati, «ha comportato gravi disfunzioni, per la poca capienza dei locali e soprattutto per la non adeguata organizzazione delle cancellerie». Problema che il Consiglio dell'Ordine sottolinea di avere «sempre rappresentato», indicando in alcuni casi anche gli «opportuni accorgimenti».
Le «criticità» denunciate, spesso a causa della carenza di personale amministrativo (talvolta impegnato anche in udienza e quindi assente dall'ufficio) sono relative a vari settori del Tribunale. Per questo si registrano anche lunghi ritardi nell'evasione delle richieste dei legali, che denunciano pure «frequente tensione tra avvocati e funzionari di cancelleria», alcuni dei quali si sarebbero mostrati «poco rispettosi». Gli avvocati, si insiste, «sono generalmente mal sopportati».
In una nota inviata lo scorso 9 dicembre al presidente del Tribunale Gioacchino Natoli si parla addirittura di «comportamenti costituenti fatti di reati», ovvero di legali «offesi o ingiuriati». Si lamenta, poi, che «alcuni magistrati non rispettano gli orari d'inizio delle udienze».
Le problematiche sono state affrontate alcuni giorni fa nel corso di un incontro con il presidente Natoli e altri magistrati. Un confronto, pare, piuttosto serrato, il cui esito non è sfociato nell'annullamento della protesta.