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Da postino a Mazara ad Avvocato più giovane di Poste Italiane: la storia di Francesco Corrado

di: Alessandro Indelicato - del 2014-07-14

In foto: Francesco Corrado

Da portalettere ad Avvocato di Poste Italiane più giovane d'Italia. Non è uno scherzo e neanche un sogno ma la bella storia di Francesco Corrado, Avvocato di 28 anni, originario di Marineo (Palermo). Dopo anni di precariato, partito con la classica consegna della posta con il porta a porta, ha realizzato pochi giorni fa quello che sembrava un sogno irrealizzabile: diventare il più giovane Avvocato di Poste Italiane.  

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  • Francesco ha, infatti, ricevuto dal nuovo Amministratore Delegato di Poste Italiane Ing. Francesco Caio, lo scorso 11 giugno, la procura generale (alle liti) che gli consentirà di rappresentare la Società in ogni ordine, grado e giudizio certificando così il giovane professionista di Marineo quale avvocato più giovane della società.  

    Abbiamo intervistato Francesco per dare una testimonianza di come nella vita facendo sacrifici si possono raggiungere traguardi inizialmente inaspettati.  

    Francesco, come sei arrivato a lavorare per Poste e in che anno?

    "Ho iniziato in Poste nel novembre 2004 quando, a ridosso del diploma e grazie ad una convenzione tra la società e l’istituto superiore per geometri Parlatore di Palermo, ho accettato un contratto a tempo determinato per soli 15 giorni a Mezzojuso. All'epoca non ero consapevole che la breve esperienza come portalettere mi avrebbe permesso di essere inserito in una graduatoria per la successiva chiamata a tempo indeterminato.    

    Ma nel 2004 frequentavi l'Università.Come sei riuscito a conciliare studio e lavoro?  

    In effetti non è stato facile. Terminate le sessioni e, a volte anche durante le stesse, ho lavorato e studiato insieme. Nonostante i lunghi manuali che mi attendevano non volevo rinunciare a quei 15 giorni in cui venivo chiamato perchè sentivo che mi avrrebbero aiutato.  

    Tra le Città in cui hai lavorato anche Mazara, vero?  

    Si. Ho lavorato a Monreale, Sciacca e Mazara del Vallo. Proprio quest'ultima esperienza la ricordo con particolare gioia perchè, grazie all’ospitalità di carissimi amici universitari castelvetranesi, ho finito per trascorrere l’intera estate del 2009 a Selinunte che è una bellissimo posto di mare.  

    Ma da portalettere come sei arrivato all'Ufficio Legale a Milano?  

    Mi sono laureato nell’ottobre del 2009  e dopo mi sono trasferito a Milano dove ho frequentato la scuola di specializzazione per le professioni legali alla Luigi Bocconi ed in coincidenza ho sottoscritto il contratto a tempo indeterminato come portalettere proprio nel capoluogo lombardo.    

    Dopo una breve esperienza sono riuscito a entrare inviando il mio Cv nell’area commerciale del gruppo e poi, inaspettatamente, è arrivata la chiamata nella struttura legale della società come consulente legale presso l’area territoriale Lombardia a Milano. Anche in questo caso è stato sufficiente inviare il mio CV alla struttura di Risorse Umane regionale e monitorare sempre che fosse aggiornato per essere successivamente colloquiato dal responsabile di Affari legali.  

    Cosa ti dicevano i colleghi universitari e  gli amici quando hai detto loro che avresti fatto il portalettere?  

    In molti erano piuttosto scettici. Non so quanti miei coetanei, in tempi non sospetti, avrebbero accettato un esperienza come portalettere. Probabilmente perchè non lo sognavamo da piccoli o semplicemente per lo sconforto di pensare di non essere in grado di conciliare studio e lavoro.    

    Qual è la tua idea su Poste Italiane e come ti trovi nell'Ufficio Legale?  

    Mi trovo molto bene. I miei colleghi sin dal primo giorno mi hanno accolto con affetto. Il mio giudizio su Poste Italiane non può essere che estremamente positivo. Un’azienda dove la meritocrazia è ancora un valore, dove i giovani dipendenti del gruppo riescono a essere inseriti nelle strutture e negli uffici quanto più compatibili alla proprie professionalità e agli studi svolti, non può che essere apprezzata.  

    Qual è il consiglio che ti sentiresti di dare ai giovani che stanno leggendo la tua storia?  

    Il mio consiglio ai giovani studenti oggi non potrebbe essere altro che quello di vivere la vita ogni giorno, di non lasciarsi sfuggire nulla di ciò che possa far crescere ed arricchire, perché non sappiamo il destino cosa ci riserva .. il destino si sa, va più veloce del nostro pensiero”.  

    Grazie di tutto Francesco, Ad Maiora Semper!

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