L'Avv.di Pompeo (esterno del Comune) sulla sentenza Caradonna: "Nessuna arbitrarietà. Non spetta nessun risarcimento"
di: Elio Indelicato - del 2014-05-31
Continua a tenere campo a Castelvetrano la sentenza della Sezione Lavoro Corte di Appello di Palermo, che ha confermato quella di 1° grado emessa dal Tribunale di Marsala che aveva dichiarato illegittima la revoca dell’ex Comandante dei Vigili Urbani di Castelvetrano Marcello Caradonna.
Sulla vicenda interviene con una nota anche Salvatore Giacalone il legale esterno nominato allora dall’ex sindaco Gianni Pompeo, che in buona sostanza ritiene che la revoca del Caradonna era legittima in quanto statuito dallo stesso contratto.
Lo stesso legale precisa che: "in base al contratto il Sindaco a proprio inappellabile giudizio, potrà recedere dal rapporto di lavoro, unilateralmente ed anticipatamente rispetto alla scadenza pattuita, senza il consenso dell’altra parte”. La clausola, continua l’avvocato Giacalone, è stata accettata da Caradonna, che però, nel momento in cui l’incarico gli è stato revocato ante tempus si è poi rivolto al Giudice contestandone la validità.
Deve essere esclusa quindi la ravvisabilità di qualsiasi comportamento arbitrario dello stesso Gianni Pompeo e ciò al di là del vaglio di legittimità della ripetuta clausola. Infine allo stesso Caradonna non spetta alcun risarcimento danno ma bensì le sole differenze di retribuzione tra l’incarico di Dirigente revocatogli e quello suo proprio di Funzionario amministrativo.”
La sentenza di primo grado di contro ha condannato il Comune di Castelvetrano non solo a: "reintegrare Marcello Caradonna nell’esercizio delle sue funzioni di Comandante, ma anche a corrispondergli a titolo di risarcimento danno, la differenza tra la retribuzione che lo stesso avrebbe percepito in virtù dell’incarico illegittimamente revocato e quanto lo stesso ha continuato a percepire in virtù di diverso collocamento negli Uffici comunali”.
Nella sentenza della sezione Lavoro del Tribunale di Marsala si legge di contro: "che a fronte del carattere fiduciario dell’incarico il provvedimento di revoca non può mai sfociare in un puro arbitrio e che, al contrario, va adeguatamente motivato si da essere sottoposto al vaglio della ragionevolezza da parte dell’Autorità giudiziaria, chiamata a verificare che l’esercizio di tale potere non sfoci in ipotesi di abuso”.
Nella memoria di costituzione in appello del docente universitario l’avvocato Massimiliano Marinelli, che difende il Caradonna si precisa che "la nullità della disposizione contrattuale in questione è evidente in quanto si pone in contrasto con la inderogabile disciplina legale e contrattuale e che il Tribunale di Marsala a pagina 5 della motivazione ha precisato anche che la previsione legislativa è inderogabile in peius”.
L’unico dato certo restano i due gradi di giudizio attualmente a favore dell’ex Comandante dei Vigili Urbani Marcello Caradonna.