L'autopsia conferma: bimbo morto ad Alcamo avvelenato con gli psicofarmaci della madre
(fonte: palermo.repubblica.it) - del 2014-11-28
(ph. palermo.repubblica.it)
A causare la morte del piccolo Lorenz Renda è stata un'overdose di amitriptilina, un farmaco antidepressivo. Ad accertare che la notte del 13 luglio scorso il bambino di 5 anni, trovato morto ad Alcamo nel suo letto, è stato avvelenato è l'esito dell'autopsia effettuata all'istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo dal professore Paolo Procaccianti, esperto tossicologo.
L'esame autoptico ha fugato ogni dubbio confermando che la morte di Lorenz è per la somministrazione in dosi elevate di gocce di Laroxyl, il farmaco assunto dalla madre, la trentatreenne messicana Aminta Altamirano Guerrero.
Dopo l'interrogatorio i sospetti si indirizzarono subito sulla donna che dal 15 luglio si trova al Carcere San Giuliano con l'accusa di "omicidio aggravato per aver cagionato la morte del figlio somministrandogli un medicinale antidepressivo in dosi massicce e con l'aggravante della premeditazione e dell'avere agito nei confronti di un discendente".
Sin da subito la versione dei fatti fornita dalla madre di Lorenz, sia in casa che durante il lungo interrogatorio apparve inverosimile e incompatibile con le indagini. Un racconto che non ha trovato alcuna corrispondenza con gli elementi acquisiti e con un biglietto - una sorta di lettera testamento - trovato accartocciato nella borsa di Aminta e indirizzato al suo ex convivente e padre del bambino, Enzo Renda, trasferitosi in Germania e con il quale la donna aveva avuto una separazione conflittuale.
Nella lettera Aminta manifestava, di suo pugno, l'intenzione di uccidere se stessa e il figlio, con il quale aveva un rapporto simbiotico, chiedendo che i loro corpi venissero risparmiati dall'autopsia che fossero cremati e addossando la colpa del terribile gesto al padre di Lorenz accusato, a suo dire, di maltrattamenti e di averla tradita.