Infondata l'accusa di falsa testimonianza per l'imprenditore castelvetranese Giuseppe Curaba
di: Elio Indelicato - del 2015-01-23
In foto: Curaba premiato da Toto' Ferri
Infondata l’accusa di falsa testimonianza per l’imprenditore Giuseppe Curaba, titolare della Curaba S.r.l.. Il Gip, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero della Procura di Marsala, Dott. Nicola Scalabrini, ha disposto l’archiviazione oltre che degli indagati, Rocco Tarpeo, Giuseppe Panicola, Maria Lea Signorello e Domenico Nardo, anche dello stesso imprenditore castelvetranese Giuseppe Curaba.
Un grosso sospiro di sollievo per lo stesso ex indagato che ha sempre creduto che avrebbe chiarito in maniera esaustiva la sua posizione.
Lo stesso era stato sentito come teste nel processo “ Campus Belli”, che portò all’arresto nel dicembre del 2011, tra gli altri, dell’ex sindaco di Campobello, Ciro Caravà .
Il tutto gravita sulla testimonianza di Giuseppe Iossa, campano, commerciante di olive, a cui era stato chiesto se avesse ricevuto solleciti di pagamento da Simone Mangiaracina e che tipo di rapporti commerciali avesse avuto con le ditte Eurofarida, Agricola Siciliana e Curaba. Giuseppe Curaba dichiarò di non aver partecipato a riunioni per la costituzione di un consorzio su invito dell’imputato Cataldo La Rosa .
Lo stesso Curaba nel marzo del 2007 partecipò ad una cena di lavoro dove c’era lo stesso La Rosa .In un primo momento disse di non conoscerlo, salvo poi a distanza di tempo a riconoscerlo quando gli venne indicato. Per queste contraddizioni il Pm decise allora di trasmettere le carte alla Procura della Repubblica per il reato di falsa testimonianza.
L’attuale legale dello stesso imprenditore Maika Giacalone chiarisce che: "l’archiviazione fu disposta dal Gip poiché, in esito alle risultanze dell’attività d’indagine, la notizia di reato risultò infondata e pertanto non sostenibile l’accusa in giudizio dell’allora indagato Giuseppe Curaba”.
Il Gip, infatti, condividendo le ragioni esposte dal PM nella propria richiesta, ove si evidenzia l’esaustività delle ragioni che indussero questi a chiedere la trasmissione dei verbali in Procura, ne ha disposto quindi l’archiviazione.
