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Approvato il disciplinare di produzione del “ Pane Nero di Sicilia”

di: Comunicato Stampa - del 2015-02-07

Immagine articolo: Approvato il disciplinare di produzione del “ Pane Nero di Sicilia”

La Confederazione Italiana Agricoltori comunica che in data 05/02/2015 il Comitato Tecnico Scientifico di Qualità Sicura Sicilia nominato con Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura n. 1687 del 29 maggio 2014 , su proposta del Dott. Maurizio Lunetta, rappresentante CIA, ha approvato il disciplinare di produzione del “ Pane Nero di Sicilia”.

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  • Il provvedimento sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito dell’Assessorato e subito dopo sulla Gazzetta regionale. Qualità Sicura Sicilia è un marchio comunitario che per la prima volta potrà certificare legalmente il Pane Nero in modo che chi lo produce e commercializza lo faccia con le regole così sintetizzate:

    DOCUMENTO TECNICO DI PRODOTTO PANE NERO

    MARCHIO DI QUALITÀ “QS SICILIA”

                            Origine

    L’indicazione geografica Sicilia può essere utilizzata quando il frumento e gli altri ingredienti, tutte le fasi della coltivazione, lavorazione e trasformazione avvengono interamente nel territorio regionale della Sicilia.

       Varietà di frumento e materie prime

    Farine di grano duro integrale nella misura dell’80% e farina di grano timilia (tumminia) nella misura del 20%.

    Tutte le farine devono essere macinate a pietra.

    Lievito madre; sale marino; acqua; è facoltativa l’aggiunta di semi di sesamo o di papavero sulla superficie della forma prima che il pane venga infornato.

    Non sono ammessi coloranti, conservanti, additivi, materie prime provenienti da prodotti geneticamente modificati.

                     Ingredienti

    Dosi per Kg 100 di farina: da Kg 20 a Kg 30 di lievito naturale ottenuto da lievito madre (pasta acida, lu criscenti);

    circa Kg 1,5 di sale marino;

    circa litri 60 di acqua.

             Fasi e modalità di produzione

    L’operazione d’impasto avviene mediante l’utilizzo di impastatrici in acciaio inox.

    Quindi si fa riposare la massa, in una o più fasi, per almeno un’ora; poi si procede con la spezzatura della massa in forme da Kg 1 – 1,2. Queste ultime vengono fatte riposare per almeno 2 ore, a seconda della temperatura dell’ambiente. Infine vengono modellate le forme da infornare.

                            Cottura

    Avviene in forno tradizionale a legna o in forni meccanici

              Caratteristiche prodotto finito

    Pezzatura: grammi 250, grammi 500 o Kg 1;

    forma: rotonda, chiamata vastedda, allungata, chiamata filone o a piede di bue, chiamata cuddura;

    crosta: croccante e spessa, di colore marrone scuro, può essere cosparsa di semi di sesamo o di papavero;

    mollica: morbida di colore nocciola ed omogeneamente alveolata;

    odore: caratteristico di tostato che ricorda la mandorla.

        Confezionamento ed Etichettatura

    Confezione in termoretraibile microforato, con etichetta riportante, oltre alle prescrizioni di legge, nome ed indirizzo del produttore, tipo di cottura, la denominazione del prodotto.

    In alternativa, può essere apposto sul prodotto finito un bollino in materiale biologico riportante i dati sopra citati.

    E’ altresì permesso, per la vendita al minuto, che i sopracitati dati siano esposti in vista nel punto vendita, in prossimità del prodotto.

             Identificazione  e  rintracciabilità/Controlli

    Al fine di dare garanzia dell’identificazione del prodotto certificato e della sua rintracciabilità, ogni fase del processo produttivo viene monitorata documentando per ciascuna gli input e gli output.

    In tal modo, e attraverso l’iscrizione in appositi elenchi degli operatori di filiera gestiti dall’Organismo di Certificazione, nonché attraverso le verifiche ispettive in campo, è garantita la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto.

    Tutte le persone, fisiche e giuridiche, iscritte nei relativi elenchi, sono assoggettate al controllo da parte dell’Organismo di Certificazione.

    Paolo Calcara responsabile della CIA di Castelvetrano ha espresso grande soddisfazione per l’accoglimento di una proposta che partita da alcuni produttori era stata fatta propria dalla CIA. Le aziende che aderiranno al disciplinare potranno accedere ai contributi a fondo perduto della Regione per le spese di promozione e valorizzazione del pane nero, ivi comprese le spese per la partecipazione a fiere nazionali e internazionali. Una importante opportunità per le aziende che vorranno cimentarsi con i mercati nazionali ed esteri.

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