"Io Alfiere del Lavoro premiato da Napolitano". 22enne partennese Matteo Rametta si racconta a Cnews.it
di: Alessandro Indelicato - del 2015-03-18
In foto: Matteo Rametta durante la premiazione di Napolitano
“Ricevere direttamente dall’ex Presidente Napolitano la medaglia d’Argento e l’Attestato d’Onore fu un’esperienza che ricorderò per sempre con le stesse impressioni ed emozioni”. Con queste parole di soddisfazione e orgoglio inizia il racconto alla Redazione di Matteo Rametta, 22enne partannese, insignito nel 2013 del titolo di "Alfiere del Lavoro".
Egli fu infatti selezionato tra i venticinque migliori studenti d'Italia tra quelli diplomati nelle scuole superiori.
Il suo palmarès, tuttavia, durante la sua esperienza liceale è stato ricco di altri riconoscimenti e soddisfazioni che ci ha raccontato con soddisfazione durante la nostra intervista.
Matteo, ci racconti il tuo brillante percorso di studi ancora oggi in corso?
Ho frequentato il liceo classico “ Giovanni Pantaleo” di Castelvetrano, di cui serbo tuttora tanti bei ricordi. Sono stati anni intensi, ricchi di esperienze umane e culturali che, grazie ad un corpo docenti valido e professionale hanno lasciato e lasceranno una traccia forte e indelebile in me.
Oggi frequento il terzo anno di Giurisprudenza, all‘università “LUISS Guido Carli” di Roma, un ambiente estremamente vivo e stimolante, nel cuore della città Eterna dove ho sempre sognato di poter studiare e vivere. Nel 2013 sei stato insignito del prestigioso titolo di Alfiere del Lavoro.
Che ricordi hai di quel giorno a Roma?
E’ stata una grande soddisfazione per me, direi un degno completamento del percorso scolastico e un potente stimolo a proseguire gli studi universitari con la stessa passione e impegno. La cerimonia di consegna delle onorificenze si è tenuta al Quirinale nel sontuoso Salone dei Corazzieri, alla presenza delle più alte cariche dello stato, di numerosi esponenti e ministri dell’allora Governo Monti, rappresentanti delle più alte magistrature.
Una cerimonia piuttosto formale e trasmessa in diretta dalla Rai. Con il cuore vibrante di emozione, abbiamo percorso il corridoio centrale del vasto salone per ricevere direttamente dal Presidente Napolitano la medaglia d’Argento e l’Attestato d’Onore.
A seguire un ricco banchetto nell’ampio e sfarzoso Salone delle Feste, lo stesso salone dove si tiene la cerimonia del giuramento del nuovo Governo. Inoltre abbiamo avuto occasione di visitare la sede Rai di Saxa Rubra.
Sappiamo anche di tue partecipazioni di successo a competizioni scolastiche nazionali
Sì, durante il liceo mi sono messo più volte “ in gioco” partecipando a diverse competizioni scolastiche, confrontandomi con studenti di più parti d’Italia. Fra queste, le Olimpiadi del Patrimonio, una coinvolgente competizione a squadre, indetta dall’ Anisa, in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, avente ad oggetto quesiti su argomenti di storia dell’arte dall’età antica ai nostri giorni e articolata in una fase regionale a Palermo e in una finale nazionale tenuta nella Capitale, cui accedono le squadre prime classificate di ogni regione.
E così io e la mia squadra siamo stati per tre anni consecutivi finalisti a Roma, ottenendo nel 2012 un terzo posto, con la presentazione e discussione di un lavoro multimediale incentrato sulla valorizzazione del patrimonio immateriale degli Altari di San Giuseppe.
Ho poi preso parte alle Olimpiadi di Italiano, indette dal Miur di concerto con l’Accademia della Crusca, superando le regionali e giungendo in finale a Firenze conclusesi con un incontro con ll’allora sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Esperienze avvincenti sono state poi i “certamina” e il secondo posto al “Certamen Propertianum”, un primo posto al Certamen Patristicum di Acireale.
Tante competizioni ma allo stesso tempo esperienze di vita?
Esattamente, sono esperienze altamente formative ed estremamente stimolanti, che mi hanno permesso di confrontarmi in “una sana competizione” con tanti studenti, di visitare e conoscere angoli più o meno conosciuti del Belpaese, un’occasione infine di socializzazione e di scambio di idee tant’è che con diversi studenti via via incontrati nelle diverse occasioni tuttora siamo ancora in contatto o ci siamo rivisti.
Che passioni hai?
Coltivo da tempo la passione per l’arte e le straordinarie bellezze del nostro sterminato patrimonio, e credo che questa mi sia stata inculcata dai miei genitori, che sin da piccolo mi hanno dato l’opportunità di viaggiare in lungo e largo alla scoperta delle meraviglie del Belpaese.
E tuttora quando mi trovo in una città nuova, di fronte ad una chiesa o anche un museo, sconosciuti o meno che siano, faccio il possibile per visitarli.
Quali sogni hai nel cassetto?
Beh..credo che il futuro sia ancora da scrivere… Per adesso coltivo lo studio del diritto, e spero un domani di poter dare il mio contributo per il miglioramento della società, svolgendo il mio lavoro con onestà, dedizione, impegno e con amore per la legalità.
Matteo, grazie per la gentile intervista concessaci e Ad maiora semper!