Randagismo, tra Sindaci a giudizio per cani "killer" e l'esigenza di far convivere cani e cittadini
di: Alessandro Indelicato - del 2015-09-11
Suscita clamore la richiesta di condanna a 5 anni e mezzo di reclusione per l’ex sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, nel merito del processo, riguardante i cani killer della contrada “Pisciotto”.
Vittima Giuseppe Brafa, di soli 10 anni, sbranato vivo da un gruppo di cani randagi, mentre pedalava la sua bici. Venticinque è accusato di omicidio colposo in concorso, e anche i dirigenti del comune e il tenutario del canile devono risponderne.
Purtroppo, il randagismo è una piaga anche della Valle del Belice. I rifugi spesso, non bastano a tamponare l’emergenza. Non basta sterilizzare e mettere il microchip: è un’operazione a lungo termine.
Del fenomeno del randagismo, se ne è discusso tanto: mozione a Gibellina, trasformazione del rifugio sanitario a rifugio ricovero canile, proprio in questi giorni a Partanna, e poi polemiche a Castelvetrano. St’estate, si parlò di un presunto abbandono di cani in campagna, poiché sostavano nel sistema delle piazze, durante manifestazioni.
Gli animalisti hanno protestato: eppure, il reato di abbandono è a conoscenza di tutti, e non c’è stata prova tangibile del misfatto, a quanto pare.
Non c’è quindi, un limite a ciò che può accadere, per cui ogni misura può essere troppo poco, rispetto ai rischi.
Non si può rischiare che, un bambino venga dilaniato vivo, mentre gioca con la bici, anche se tutti amiamo i nostri amici animali, animalisti e non. Pensate se fosse Vostro figlio. Sarebbe forse utile, poter aprire dei veri e propri canili, delle vere e proprie case per questi animali, magari da adottare.