Partanna, al via pellegrinaggi per la "Libera". Quando i “ficarara” la invocarono per gli spiriti
del 2015-10-04
(ph. Girolamo Mimmo Scovazzo)
E’ molta la devozione alla Madonna della Libera, che si celebra a Partanna, in questi giorni. Si narra che, un commerciante fece costruire la prima chiesetta (Libera vecchia), nel punto preciso dove era stato salvato dai briganti, grazie all’apparizione della Madonna.
Successivamente, i “ficarara” – lavoratori, fra i più poveri del paese, che si occupavano della preparazione dei fichi secchi – presero a frequentare la chiesa, per dedizione alla Madonna, e per la liberazione dagli spiriti molto attivi in questa zona, secondo credenze popolari.
Nel 1968, dopo il terremoto, venne costruito il santuario (Libera nuova). Ciò avvenne anche con l’aiuto di un gruppo di emigranti degli Stati Uniti, che inviarono un contributo.
La statua della Madonna Immacolata, col bambin Gesù nel grembo, su un trono di nuvole, continua a chiamare fedeli e devoti anche dai paesi vicinori.
Infatti, i pellegrinaggi a piedi scalzi, non si fermeranno per tutta la giornata di oggi, anche da Castelvetrano, Santa Ninfa. Stasera, la festa – che è stata designata da tempo, nella prima domenica del mese di ottobre – si concluderà con la santa messa celebrata alle 17, alle 18 e alle 19.
Infine, alle ore 22 ci saranno i canti mariani. Il santuario, da qualche anno, è affidato alla Fraternità dei fratelli francescani di Betania, che officeranno i sacri riti. Nella zona dell’anfiteatro Provinciale, è stata allestita la fiera.
Foto: Girolamo Mimmo Scovazzo