Una Folgore con sguardo fiducioso verso il futuro

La Folgore riparte dal pareggio interno contro il Campofranco che sa anche di vittoria, non solo perché la formazione di Gerardi era sotto di due gol, ma perché ha saputo rimontare contro una delle più forti formazioni viste al Paolo Marino. Adesso c’è la sosta natalizia e l’allenatore avrà la possibilità di potere riprendere la preparazione ai suoi giocatori. Al di là dei limiti della squadra , c’è da dire che la condizione fisica di molti giocatori è veramente deficitaria. Gli innesti di Plaz, Mancino, Angotti, Barraco hanno dato un qualcosa in più a questa formazione, ma sicuramente il più importante qualitativamente è stato quello di  Daniele Di Maria, vero leader, un trascinatore che merita subito la fascia di capitano, per il grande sacrificio dentro il campo, dove è stato determinante sia in fase offensiva che difensiva, grazie alla sua stazza fisica e al senso della posizione. La formazione del presidente Carrara dovrà sicuramente essere rafforzata, soprattutto necessita di alcuni giovani forti con alle spalle magari qualche campionato, che possano alternarsi con i vari Cirillo e Mangiaracina, che devono crescere un poco alla volta.

Qualcosa da rivedere in chiave organico in fase offensiva, dove è necessario trovare quell’attaccante esperto che riesca a finalizzare il gioco, che ancora soprattutto a centro campo lascia a desiderare. Ieri ha giocato il nuovo acquisto Mancino con ottime referenze. Probabilmente la sua condizione fisica approssimativa non gli ha fatto fare un figurone, ma chi lo conosce sa che si tratta di un elemento dalle buone capacità tecniche.

L’allenatore Matteo Gerardi a fine gara è sembrato abbastanza soddisfatto più in chiave futura che per la situazione presente, perchè sa che adesso la Società è alla ricerca di qualche giovane interessante, e uno di questi potrebbe già arrivare nelle prossime ore. Il cantiere è aperto come si sul dire e si spera che la Società che non ha ammainato bandiera, possa fare un altro sforzo importante per assicurarsi quell’elemento che possa far fare il salto di qualità in chiave salvezza.