La musica come strumento di rinascita per Castelvetrano
Lettera alla redazione
di: Antonello Camporeale - del 2012-01-03
Il migliore auspicio che come musicista, educatore e persona impegnata nel sociale sento di dover esprimere alla nostra Castelvetrano per il nuovo anno 2012, è che possa finalmente vivere un momento di autentica rinascita, recuperando anzitutto il valore insostituibile della socialità (intesa come disponibilità a costruire e tutelare insieme il bene comune), e stabilendo i principi e gli strumenti di una cultura dell’apprezzamento, che permetta di riconoscere, sostenere e valorizzare le risorse umane (ben maggiori e differenziate di quanto comunemente si creda), mettendole al servizio della crescita economica e spirituale della collettività.
Ritengo che in questo progetto culturale la Musica debba poter svolgere un ruolo primario, sia in rispetto alla grande - e purtroppo quasi misconosciuta- tradizione storica, che annovera i nomi gloriosi di Giuseppe Palazzotto Tagliavia, Francesco Maggio, Raffaele Caravaglios, sia in relazione al vivo e ricchissimo fermento musicale che vede coinvolti, nei generi e negli stili più diversi, moltissimi giovani di sicuro talento, che non hanno potuto finora godere di una adeguata formazione, rispondente alle loro reali esigenze e vocazioni.
Che la Musica, dunque, possa salvare Castelvetrano!