Da Castelvetrano a Nottingham tra studi reologici e fluidi complessi. Intervista all'Ing. Gaspare Giancontieri
del 2016-01-28
Oggi, il campo della ricerca è talmente bistrattato che investirci sembra una utopia anche per i giovani e brillanti studenti italiani. Il fenomeno della "fuga dei cervelli" non è così lontano dalle nostre realtà, tanto che spessissimo le opportunità di lavoro e di approfondimento degli studi costringono le migliori menti a lasciare non solo la Sicilia ma anche l'Italia.
Un giovane castelvetranese che fa parte di questa èlite, sta svolgendo un prestigioso dottorato di ricerca a Nottingham. Si tratta dell'ingegnere Gaspare Giancontieri che si è raccontato a Castelvetranonews.it.
Gaspare, parlaci di te
"Ho 29 anni, vivo in Inghilterra precisamente a Nottingham. Ho conseguito la maturità classica presso l’istituto G. Pantaleo di Castelvetrano, ma la mia forma mentis e’ maggiormente orientata verso un approccio scientifico."
Malgrado ciò, hai fatto il Classico
"Purtroppo per quanto riguarda il lLceo non credo che i miei docenti siano stati particolarmente all’altezza dell’importante compito a loro assegnato, ma questa e’ un’altra storia. Ho conseguito la laurea in Ingegneria nel 2011, ho scelto il ramo meccanico perchè sin da piccolo, anche grazie all’influenza di mio padre, ho sviluppato una predisposizione verso questo campo."
Come sei finito a Nottingham?
"Nell’ottobre del 2013 ho avuto l’opportunita di sviluppare la mia tesi della laurea magistrale in collaborazione con l’Università di Nottingham. Ho trascorso un periodo di 12 mesi in Inghilterra dove ho potuto usufruire degli equipaggimanenti messi a disposizione dall’università. Questa esperienza mi ha dato la possibilita’ di calarmi nel mondo della ricerca e quindi abbracciare l’idea di intraprendere un dottorato."
In Italia esiste qualche campo di ricerca simile?
"Il mio dipartimento esiste anche in Italia, non ho mai avuto la possibilità di studiare in un Politecnico italiano (Bari, Milano e Torino), centri di eccellenza purtroppo lontani da quella che e’ la realtà palermitana."
Ci spieghi qual è il settore di tua competenza?
"Ci sono 6 gruppi di ricerca: Ingegneria costiera, Materiali, Desing and performance, Asset management, Analisi e riduzione dei rischi nei sistemi di trasporto, Sostenibilità e ambiente. Io faccio parte del gruppo Design and performance. Mi occupo dello studio di fluidi complessi che, in sostanza, sarebbero quei fluidi il cui comportamento non segue le tradizionali leggi idrodinamiche".
E di cosa ti sei occupato in tale campo?
"Recentemente mi sono occupato dello sviluppo e progettazione di strumenti da adattare a macchinari atti a studiare le proprieta reologiche di un materiale, questo perchè al momento nel mercato non sono presenti gli strumenti adeguati per effettuare questo tipo di test".
In questo periodo invece di cosa ti stai occupando?
"Attualmente mi sto dedicando alla realizzazione di un modello numerico atto a simulare test di laboratorio al fine di velocizzare i tempi dei test ed eventuali costi di prototipazione e materiali."
Cosa rappresenta per te la ricerca nella società odierna?
"La ricerca e’ alla base dello sviluppo tecnologico, nel campo ingegneristico i test sono di vitale importanza al fine di raggiungere i risultati prefissati. Pertanto e’ fondamentale investire in questi ambiti, mentalita’ che purtroppo non e’ diffusa in gran parte dell’Italia penalizzando ragazzi dalle grandi capacita’."
Argomento assai attuale per il mondo di oggi. Quanto è importante la sicurezza nei trasporti?
"L’analisi dei rischi in materia di trasporti e’ di fondamentale importanza, molti studi oggi vertono verso questa direzione. E’ anche giusto sottolineare che, spesso, a monte di molti incidenti la componente umana ha spesso le sue responsabilità. Ad oggi secondo il mio punto di vista e statisticamente parlando, il mezzo di trasporto piu sicuro e’ l’aereo."
Che progetti hai per il futuro?
"Una volta terminato il dottorato mi piacerebbe restare nel campo universitario o proseguire il mio lavoro nelle aziende di settore."
Grazie Gaspare ed Ad Maioram!