Ricordando il carabiniere eroe Nicolò Cannella. Morì a Gibellina nel '68 tra macerie e gelo
del 2016-01-28
(ph. www.carabinieri.it)
Si è tenuta a Gibellina la commemorazione del Carabiniere Nicolò Cannella, distintosi durante un momento terribile per il nostro territorio, il sisma del 1968 quando gli uomini dell’Arma furono i primi a prodigarsi per la comunità, tra nevischio e freddo gelido.
Recuperare la gente rimasta dentro le abitazioni diroccate, soccorrere i feriti, estrarre i corpi, dare i primi soccorsi e fornire generi di conforto.
Nel quadro di una situazione senza precedenti, tutti i carabinieri della Legione di Palermo, dal colonnello comandante al più giovane carabiniere, rimasero, in quelle prime lunghe terribili ore, a sostenere le popolazioni colpite, a recuperare i bambini abbandonati, a soccorrere i feriti». Nelle settimane successive l’impegno dell’Arma fu costante e massiccio, con l’impiego di quasi 2.500 uomini, 6 elicotteri, 24 mezzi speciali (ambulanze, autobotti, autogru e autoradio), 90 autocarri, quasi 200 autovetture.
L’Arma mise a disposizione dei sinistrati tende, cucine da campo, materiale sanitario, materassini pneumatici, coperte da campo.
Compiti assolti con senso del dovere e come missione fino al sacrificio come il giovane carabiniere, Nicolò Cannella, che chiese espressamente di tornare a Gibellina dove il destino funesto l’attendeva.
Morì mentre insieme a 4 vigili del Fuoco cercava di recuperare delle persone rimaste sepolte sotto le macerie, e l’ennesima scossa travolgeva Gibellina.
Cannella è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile: “noncurante del grave pericolo incombente, continuava la propria azione incitando a viva voce gli altri soccorritori con lui operanti a porsi al riparo, finchè, travolto dalle macerie di ruderi circostanti, faceva olocausto della vita".