Quando i bottegai vendevano "a violinu"
di: Vito Marino - del 2016-02-20
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“A VIOLINU” – Oggi ci lamentiamo della crisi e della povertà, ma non dobbiamo dimenticarci che gli anni antecedenti al ’50 la grande massa dei lavoratori giornalieri spesse volte non avevano nulla da mettere sotto i denti, perché non trovavano lavoro.
I bottegai di allora, con grande rischio, concedevano loro un credito, che avrebbero estinto quando riprendevano a lavorare, cioè senza alcuna scadenza.
Si diceva allora che vendevano “a violinu” oppure che avrebbero pagato “a vinu novu”.