"Perchè abbiamo un'anima". Presentato il nuovo libro del gibellinese Salvatore Capo
di: Mariano Pace - del 2015-11-11
Ennesima fatica letteraria per il poeta-scrittore locale Salvatore Capo. E’ uscito infatti il suo libro: ”Perché abbiamo un’anima”, edito da Armando editore di Roma, con la prefazione di Franco Buzzi (Prefetto della Biblioteca Ambrosiana) e l’introduzione di Andrea Lavazza (capo redattore di Avvenire). Il volume è stato presentato a Gibellina, presso la sala Orestia.
Obiettivo di fondo della pubblicazione è quello di capire ”cosa sia e come nasca uno stato di coscienza e quale sia il suo rapporto con il cervello”. Un problema che da tempo assilla la riflessione di filosofi e neuroscienziati. E nel libro di Capo viene avanzata la “teoria dei tre stati: neurale, fotonico e spirituale”.
Questa teoria può spiegare anche perché ognuno ha un’anima legata al proprio cervello. E può far luce anche sulle esperienze di pre-morte e sui fenomeni di percezione extrasensoriale: vi è la possibilità che l’anima possa staccarsi dal suo cervello, “viaggiare”, acquisire informazioni dal mondo o comunicare con altre anime.
Affascinante, in quest’ottica, l’interazione tra stato spirituale e stato fotonico che potrebbe essere alla base dell’origine dell’universo: il Big Bang, 13 miliardi e 700 milioni di anni fa, è stato prodotto da un’aggregazione di fotoni dovuta all’attività dello spirito divino che ha generato un “punto” con altissima densità ed energia.
Secondo i critici l’opera di Salvatore Capo può gettare una nuova luce su molti aspetti dell’uomo e del suo mistero e tracciare un punto d’incontro tra neuroscienze, filosofie non riduzioniste e religioni che affermano l’esistenza dell’anima.