(VIDEO) Un "viaggio" dentro il Convegno dei Minimi tra luoghi inediti e storia
del 2016-06-24
Oggi, nell'ambito della nostra Rubrica "Alla scoperta di", saremo condotti dallo storico Prof. Francesco Saverio Calcara a visitare il convento dei Padri Minimi di San Francesco di Paola, recentemente restaurato e convertito in Centro Culturale Polivalente della città di Castelvetrano, intitolato alla memoria del critico d’arte Giuseppe Basile, nostro concittadino.
Il convento fu voluto, nel 1606, dalla principessa donna Giovanna Pignatelli e Colonna, vedova di Carlo II (nostro 2° principe), ma dopo le leggi di soppressione del 1866, passato al Comune, fu utilizzato per svariati scopi, quali scuola, alloggio di truppe, carcere, magazzino.
A seguito di due successivi interventi di recupero strutturale e funzionale, avviati, il primo dalla amministrazione Bongiorno, il secondo da quella Pompeo, con l’utilizzo di fondi europei, oggi tutto il complesso è stato restaurato per divenire sede della biblioteca e degli archivi comunali.
Il canonico Giovan Battista Noto descrive nella sua Platea del 1732 la posizione dell’edificio, la vasta corte - destinata, come ancora oggi si osserva, a chiostro in quadro con suo colonnato ed archi, e di cui con ogni probabilità, come le tracce ancora visibili suggeriscono, furono realizzati i lati di levante e di tramontana – la scala principale coi suoi quattro ballatoi, un’altra scala a lumaca, i dormitori, il refettorio, il parlatorio, la cucina, la canova, la cisterna alimentata dall’acqua di Bigini; lasciando, tuttavia intendere che ancora incompiuto fosse il progetto divisato.
Da ricordare che, in origine, il culto del santo veniva celebrato nell’ampia cappella del convento stesso, il cui ingresso si apriva a ponente sulla pubblica piazza, e di cui ancora oggi rimangono alcune tracce.