"Ospedali siciliani allo stremo e una ingiusta disparità tra Nord e Sud"
"Chiediamo con forza che venga potenziato il personale sanitario "
del 2016-03-24
Stiamo vivendo un periodo così particolarmente difficile e così particolarmente carente all' interno degli ospedali che noi del Tribunale per i Diritti del Malato Castelvetrano non sappiamo più chi dover tutelare e chi dover richiamare per assicurare un servizio sanitario dignitoso agli ammalati.
In Sicilia e non solo ormai assistiamo ad un inarrestabile decadimento del S.S.N. Con i continui tagli alla sanità ci stanno costringendo a situazioni davvero incredibili e pericolose.
Un grave problema ogni giorno attanaglia il nostro nosocomio castelvetranese, è la carenza di personale. Ogni singolo reparto è allo stremo. Dal Pronto Soccorso alle Sale operatorie non si può più definire turni di lavoro ma bensì vere e proprie sfide. Noi del TDM vogliamo farvi rendere conto della situazione attuale.
Ad oggi il nostro presidio ospedaliero assiste l'intera zona belicina più la città di Mazara del Vallo con una portata di utenza circa 113.000 cittadini pari al numero di abitanti della città di Bergamo (MI) ma con la differenza che Bergamo conta su 3 enormi ospedali, più varie strutture con reparti sparsi affini ad essi ed inoltre a 5 cliniche private totalmente convenzionate.
Il nostro nosocomio invece "eroicamente" assiste interamente da sé il medesimo numero di cittadini nonostante il continuo depotenziamento nei servizi e nel personale.
La sala operatoria di un qualsiasi ospedale non è che il cuore battente dello stesso. All'interno vengono portati casi gravissimi e da lì i pazienti escono "salvati" e messi nelle condizioni di potersi rimettere ed essere infine dimessi.
Ma quanto lavoro di attenzione, tensione, precisione e responsabilità c'è intorno a quel paziente anestetizzato?
Nelle sale operatorie dell' ospedale castelvetranese la situazione non e' facile anzi critica. Abbiamo solo 7 unità infermieristiche ed un solo anestesista che sinceramente noi del TDM lo chiameremmo coscienziosamente supereroe.
Sapete perché? Perché deve ricoprire la guardia notturna, ricoprire il servizio di sala operatoria, ricoprire il servizio presso il reparto di rianimazione e viene talvolta chiamato presso altri ospedali. Vogliamo informare che presso le sale operatorie dell' ospedale marsalese ci sono invece 11 unità infermieristiche più un infermiere che assiste l' anestesista.
A questo punto a noi del TDM ci sorge una spontanea domanda, perché due trattamenti differenti fra gli ospedali?
Nel nostro presidio non riusciamo a coprire i turni h24 nelle sale operatorie, non possiamo eseguire sempre tutti gli interventi programmati perché giustamente subentrando un' urgenza, essa ha priorità assoluta.
Saltano così gli interventi di tumori da asportare, saltano gli interventi cardiaci, ortopedici, di chirurgia generale ed estetica e saltano anche i nervi di quei pazienti ansiosi in attesa di questi interventi annullati. Scatenando il tutto in un disprezzo e sfiducia verso il nostro nosocomio già criticato e giudicato gratuitamente ed abbondantemente.
Naturalmente noi del TDM essendo rappresenti anche del presidio marsalese siamo soddisfatti del loro numero di unità presso le sale operatorie ma ci adoperiamo perché anche quelle castelvetranese siano alla pari per garantire un sicuro servizio operatorio evitando così errori dovuti alla stanchezza ed allo stress della professione, appunto perché a noi ed al personale interessa il paziente sdraiato lì in quel lettino nelle loro mani.
Alla luce di questa particolare, delicata e pericolosa problematica, auspichiamo nell' attenzione e nella risoluzione tempestiva dei dirigenti sanitari di Trapani nonché dell' assessore alla sanità Dott. Gucciardi. Nulla deve essere impossibile per assicurare il meglio ai pazienti, su tutto si può e si deve risparmiare ma mai sulla sanità diretta ai pazienti.
Chiediamo con forza che vengano battuti i pugni sulle giuste scrivanie e venga potenziato il personale sanitario proporzionato alla richiesta dell' utenza e che venga data voce al diritto alla cura dei pazienti, ed essere assistiti nel migliore dei modi e non nel migliore risparmio.
Serena Navetta, TDM