Palazzo Signorelli tra abbandono e crolli. Scattano pesanti multe per i proprietari
del 2016-04-22
Dopo le indignazioni e i cori di protesta e le denunce anche di Lega Ambiente, arrivano pesanti multe per i proprietari del Palazzo Signorelli di Via XXIV Maggio a Castelvetrano, conosciuto, anche come ex Scuola di Avviamento.
Gli agenti del Nopa dopo ricerche non facili, sono riusciti a convocare A.F & C.di Palermo, oltre agli eredi lo scorso 24 marzo per un sopralluogo congiunto per verificare quello che resta di questo importante monumento vincolato dalla Soprintendenza e soprattutto metterlo in sicurezza.
Alle assicurazioni da parte dei proprietari non sono seguiti i fatti per cui è scattata per loro una pesante sanzione. Il palazzo Signorelli rappresenta un importante edificio, per la storia dell’architettura regionale.
Esempio del Liberty siciliano, rivestito con terracotta monumentale, commissionato da Bartolomeo Signorelli al ceramista Vella di Caltagirone,rappresenta l’opera più grande realizzata da questa scuola calatina in Sicilia.
La sua messa in sicurezza urgente era stata segnalata da tempo dalla Lega Ambiente e non è sfuggita agli uomini del N.O.P.A. che lo scorso anno, a seguito tentativo di trafugamento di alcuni fregi, ad opera di ignoti, già smontati e pronti per essere caricati, venivano prontamente recuperati e restituiti ai legittimi proprietari, noti professionisti di Palermo, ai quali era stato raccomandato la loro salvaguardia.
Trattandosi di immobili di una certa rilevanza architettonica l’Ufficio Tecnico del N.O.P.A., diretto dall’ingegnere. Salvatore Bucceri, raccoglieva tutti i dati necessari e dopo essersi consultato con l’Ufficio Provinciale ai Beni Culturali attivando, di concerto con l’ispettore capo Salvatore Macaluso ed il personale, tutte le procedure previste dalle norme al fine di costringere i proprietari alla sua conservazione e recupero.
L’edificio che ha già subito il crollo di tutti i solai e delle strutture orizzontali all’interno, compresa la torretta belvedere in terracotta, rappresenta un pericolo per la pubblica e privata incolumità, per tale motivazione sempre la P.A., prima convocava i proprietari e poi iniziava l’iter amministrativo giungendo all’invito a provvedere alla messa in sicurezza ed al recupero degli elementi artistico - architettonici in fase di crollo, con avvio del procedimento sanzionatorio previsto dalle norme in materia di codice della strada e per il reato penale previsto dall’art. 677 C.P che recita che ”Il proprietario di un edificio o di una costruzione che minacci rovina ovvero chi è per lui obbligato alla conservazione o alla vigilanza dell'edificio o della costruzione, il quale omette di provvedere ai lavori necessari per rimuovere il pericolo, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da centocinquantaquattro euro a novecentoventinove euro.”
Qualche anno fa i proprietari dell’edificio, avevano fatto al Comune una proposta di acquisto ritenuta troppo onerosa.