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Torretta, "Io e la mia ragazza da biologi a Chef a Km 0". Quando la casa "diventa" Ristorante

del 2016-04-28

Immagine articolo: Torretta, "Io e la mia ragazza da biologi a Chef a Km 0". Quando la casa "diventa" Ristorante

Nella meravigliosa Torretta due fidanzati, Ornella e Emilio, hanno deciso di scommettere su una novità per tutta l’Italia, coniugando le loro passioni, tra cui la cucina, il cibo bio – deformazione professionale direte, forse dovuta al fatto che sono due biologi.  

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  • Con molta solarità aprono le porte di casa per condividere momenti anche con una persona sconosciuta, con cui socializzare davanti un piatto di prelibato pesce appena pescato accompagnato da verdure dell’orticello a km 0.  

    La redazione di Castelvetranonews ha raggiunto Emilio Giorgi, giovane torrettese e brillante biologo, che ci ha raccontato aneddoti personali e come funziona “Torretta Home Restaurant”.  

    Di dove sei?

    “La risposta non è semplice, sono nato a Castelvetrano ma le origini della mia famiglia sono di Campobello di Mazara, di conseguenza non ho un particolare legame con Castelvetrano a parte il periodo scolastico, inoltre dopo l'università mi sono trasferito a Torretta, dove villeggio da quando avevo 4 anni, quindi in conclusione posso dirti che sono di Torretta.”

    Parlaci un po’ di te  

    “Fra quattro mesi raggiungerò l'importante traguardo dei 30, anche se mi è sempre piaciuto cucinare il mio vero lavoro non è il cuoco ma il biologo analista.  

    Mi sono laureato in Scienze Biologiche nel 2012, da Palermo i miei studi si sono conclusi in Germania, dove ho vissuto un anno per svolgere la tesi sperimentale. Dopo qualche colloquio sono approdato a Marsala dove lavoro da quasi 4 anni come analista in un laboratorio di analisi cliniche.”

    La tua fidanzata di cosa si occupa?

    “Siamo colleghi di lavoro, una situazione che magari altre coppie vivrebbero male ma noi stiamo benissimo e non abbiamo mai sofferto questa circostanza.”

    Come nasce l’idea di un home restaurant?

    “E' stata la naturale evoluzione di qualcosa che abbiamo sempre fatto a casa nostra, ovvero cucinare per amici e parenti, organizzare mangiate e feste.  

    Poco più di un anno fa mi capitò di leggere su un sito della possibilità di aprire casa propria anche a sconosciuti, per organizzare eventi culinari attraverso siti internet dedicati, non ci abbiamo pensato su neanche un secondo e dopo appena un mese avevamo i primi ospiti”

    La passione per la cucina in chi predomina dei due?

    “E' assolutamente condivisa, l'unica differenza è che a me piace molto sperimentare nuovi abbinamenti e nuove ricette, combinare le materie prime e le modalità di preparazione. Lei invece è molto brava con i dolci, a me la pasticceria non affascina molto, forse a causa della necessità di seguire fedelmente dosi e quantità, mi basta il lavoro quotidiano in laboratorio.”

    Quanto è importante il cibo bio?  

    “E' possibile seguire una sana e corretta alimentazione anche senza consumare prodotti biologici. Il biologico è importante perchè ha un basso impatto ambientale, la sua coltivazione rispetta il suolo, le falde acquifere e la natura, ma la cosa più importante è che non vengono usati pesticidi e diserbati, tutte sostanze che inevitabilmente troveremo anche sulla nostra tavola.  

    Su una cosa mi sono ricreduto invece, ed è il sapore! Il cavolo cappuccio biologico coltivato a Torretta ha un sapore molto ma molto migliore di quelli del supermercato coltivati in modo convenzionale.”

    E’ vero che hai un orto a km 0?

    “Ho un piccolo orticello dove coltivo zucche e fave, ma il vero orto a km 0 si trova a Puzziteddu, a pochi chilometri da Torretta, dove un mio caro amico ha un'azienda agricola biologica. Da circa un anno compro la maggior parte degli ortaggi li, sia per uso personale ma anche per l'home restaurant.  

    Credo molto nel km 0, tutti noi dovremmo impegnarci a sostenere maggiormente le produzioni locali, acquistando olio, formaggi, frutta, ortaggi e vino provenienti dalla nostra provincia e regione. Non ci manca nulla, assicurato!”

    Quanto pensi sia importante avviare questo tipo di agricoltura?

    “E' importante perchè abbiamo un solo pianeta in cui vivere ed ha risorse finite e non infinite, dobbiamo cercare, per quanto possibile, di inquinarlo e distruggerlo il meno possibile.”

    Sei anche un abile pescatore

    “La pesca in apnea è una passione viscerale, vado in mare tutto l'anno, con il sole e con la pioggia con il freddo e con il caldo. Mi è sempre piaciuto cucinare personalmente il pesce catturato e condividerlo con gli amici.

    Adesso si è aggiunta una soddisfazione in più, proporlo nei menù del Torretta Home Restaurant. E' davvero appagante, perchè in questo modo ho unito tre grandi passioni, la pesca subacquea, la cucina e l'ospitalità!!”  

    Una giovane coppia che crede nel bio e la buona cucina. Solo piatti nostrani?

    “Diciamo di si, proponiamo principalmente piatti della nostra tradizione, di sicuro non troverete mai polenta, ragù bolognese e tortellini.”

    Come funziona il vostro home restaurant?  

    “In base ai nostri impegni lavorativi fissiamo delle date per degli eventi, ognuno dei quali è caratterizzato da un menù tematico. Per esempio uno degli ultimi eventi era intitolato “CU MANCIA FA MUDDICHI” in cui abbiamo servito un mix di antipasti a base di pesce su crostini croccanti di pane nero.  

    Una volta creato l'evento lo pubblicizziamo sui social e su piattaforme dedicate dove le persone possono avere tutte le info e prenotarsi.”

    Come vi organizzate tu ed Ornella?  

    “Cuciniamo entrambi dandoci consigli reciproci e cercando di dividere i compiti. Per lo più io mi occupo di antipasti e primi e delle preparazioni a base di pesce, Ornella mi aiuta in tutte le preparazioni e si dedica soprattutto ai dolci.”

    Perché avete scelto Torretta da inserire nel nome?

    “Ci sono varie motivazioni che ci hanno spinto a creare il THR, in primis la valorizzazione di questa meravigliosa borgata contraddistinta da ben due torri del XV secolo. Una di queste si trova esattamente davanti casa nostra ed è anche diventata il nostro logo.”

    Cos’è il social eating?

    “E' la conseguenza della nostra vita sempre più condivisa tra smartphone e social network, un modo per  socializzare mangiando insieme, ci si da appuntamento a casa di sconosciuti che mettono a disposizione la location e la loro passione per la cucina.  

    Gli ospiti, non clienti badate bene, condividono il pranzo e conoscono nuove persone con cui possono confrontarsi e socializzare, è un modo di mangiare fuori totalmente diverso, che pensavamo fosse solo per i più giovani ma invece ci siamo ricreduti, perchè piace molto anche ai più grandi!”

    Sembra riscuotere consenso questa vostra idea  

    “Abbiamo iniziato da circa un anno e devo dire che non ci aspettavamo proprio di avere questo seguito, sia per il posto in cui siamo, principalmente per la generale diffidenza che aleggia nella nostra società nei confronti di queste nuove iniziative.  

    Inoltre, diverse piattaforme di social eating ci hanno manifestato il loro interesse, invitandoci a inserire eventi anche sui loro siti e infine è arrivata qualche giorno fa anche l'articolo su independettraveller.com che mi ha davvero fatto tanto piacere.”

    Esiste una normativa giuridica che riconosce questo tipo di attività?  

    “La legislazione italiana si è mossa un po' in ritardo, solo adesso si è iniziato a comprendere la portata di questo fenomeno. Attualmente è in discussione alla Camera una normativa ad hoc per regolamentare gli home restaurant.  

    Gli home restaurant possono essere una risorsa per il nostro territorio che è ricchissimo di prodotti tipici e ricette tradizionali, una sorta di  custode degli antichi sapori in cui primeggiano materie prime di altissima qualità, visto il fine non esclusivamente economico dell'attività.”

    Ringraziamo Emilio per la disponibilità e facciamo un grosso in bocca al lupo a lui e alla fidanzata per questa nuova attività

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    Effeviauto 6 gennaio 2025