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Si è spenta Rosa Simanella. Figlia di Francesco Simanella, primo Sindaco di Castelvetrano

del 2016-09-01

Immagine articolo: Si è spenta Rosa Simanella. Figlia di Francesco Simanella, primo Sindaco di Castelvetrano

Si sono svolti nel pomeriggio del 31 agosto 2016, presso la chiesa di Torretta Granitola, i funerali della signora Rosa Simanella, figlia di Francesco Simanella primo sindaco di Castelvetrano. La signora Rosa si è spenta serenamente, nella sua residenza estiva di Torretta Granitola all’età di 81 anni, attorniata dall’amore dei due figli Liliana e Rosario, dei nipoti e dei tanti amici che hanno voluto starle vicino nel momento del trapasso. La salma sarà tumulata nel cimitero di famiglia a Castelvetrano, dove riposa da tempo il padre e la madre, Teresa D’Arienzo.

  • Fratelli Clemente Febbraio 2023 a7
  • In ricordo dell’amata cugina e dello stimato zio sindaco, pubblichiamo quanto ci ha fatto pervenire il nostro collaboratore Luigi Simanella.

    Il 17 aprile del 1903 nacque a Castelvetrano Francesco Simanella, figlio di Vincenzo, lu ‘zu ‘Nzulu, fratello di Don Luigi Simanella, mio nonno. La casa dove egli trascorse tutta la sua vita era ubicata nell’allora centralissima via Garibaldi.

    Mio zio Francesco è ricordato nella nostra cittadina per essere stato il primo Sindaco di Castelvetrano nell'immediato dopoguerra dopo che il nostro Comune, durante il regime fascista, è stato amministrato dall’ultimo podestà commendatore Giovanni Infranca.

    Ecco alcuni cenni storici di quel periodo: il 24 marzo e il 18 aprile 1946 si sono tenute le prime elezioni amministrative a suffragio universale. Dopo lunghi anni c’è stata la prima occasione per esprimere la propria volontà, senza alcuna pressione esterna, e fu la prima volta nella storia italiana che hanno avuto diritto al voto anche le donne.

    A Castelvetrano sono stati eletti trenta consiglieri comunali (tra cui Concetta Martino unica donna). Il 9 aprile dello stesso anno l’Amministrazione Comunale, con delibera consiliare n. 2, ha scelto come primo cittadino il repubblicano (allora li chiamavano repubblichini) Francesco Simanella, che rimase in carica dal 23 aprile 1946 fino al 13 dicembre 1949, dopo essere stato confermato Sindaco in una seconda legislatura.

    Il 02 giugno 1946 si svolse il referendum istituzionale tra Monarchia e Repubblica e le votazioni per eleggere l’Assemblea Costituente. Nello stesso anno la Sicilia ha ottenuto lo statuto di Regione Autonoma.

    Il Partito che sosteneva il Sindaco Simanella era il P.R.I. Partito Repubblicano Italiano. Simanella vinse le elezioni grazie anche a un vincente slogan elettorale scelto da un gruppo di giovani della sua coalizione che univa il suo cognome al simbolo del partito repubblicano, la foglia d'edera: “La pampinedda è tantu bedda, vutamu tutti pi Simanedda”.

    Il Sindaco Simanella era molto attaccato a questo simbolo e a tutta l’ideologia di quel partito, essendo stato da giovanissimo un passionale adepto di Mazzini. A tal proposito mio cugino Pippo Simanella, che all’epoca aveva vent’anni, ricorda che è stata volontà testamentaria dello zio Francesco di porre una foglia d’edera all’interno del feretro dov’è stato composto il suo corpo, dopo che il 16 settembre del 1963 ha lasciato questo mondo. Oggi riposa nel vecchio cimitero di Castelvetrano, accanto alla moglie Teresa.

    Il nostro esimio concittadino signor Giovanni Modica lo ricorda così: “...il primo sindaco Francesco Simanella 1946/1949, che ha mantenuto tutte le promesse fatte e non arrivando i finanziamenti dello Stato, per aggiustare la via Felice Orsini, evitando ogni compromesso illecito, ha venduto la sua proprietà in contrada Canalotto. Il 24 ottobre 1948, alle ore 18, in Piazza Garibaldi, ha consegnato la città alla Madonna di Fatima pronunciando un discorso, in cui, esprimendo i valori della democrazia e dell’onestà, bandiva dalla propria amministrazione cittadina, ogni forma di corruzione.

    Al termine del suo mandato, ha organizzato, col comitato, l’ultima grandiosa festa in onore di San Giovanni Battista, Patrono della città, dal 26 al 28 agosto 1949 con tre giorni di corse di cavalli nella via V. Emanuele”.

    La figlia Rosa diceva del padre: “… era una persona molto corretta , riservata e poco esibizionista e tutte le volte che in casa, parlava di politica, lo faceva con passione e dedizione al suo ruolo, perché era il Sindaco di tutti, un uomo tra la gente, metteva infatti al primo posto i cittadini e i loro bisogni, e considerava il territorio come un organismo vivente, un corpo unico...”.

    La Sala Consiliare del Comune di Castelvetrano espone ancora oggi una targa ricordo con incisi i nomi di tutti i Sindaci di Castelvetrano e Simanella è proprio in cima alla lista. In via Savonarola c’è il cortile Simanella, oggi ampliato e trasformato in posteggio comunale e, nella zona d’espansione edilizia, l'amministrazione comunale ha voluto intitolare a Francesco Simanella l'omonima via.

    Francesco Simanella sposò Teresa D’Arienzo, figlia del noto gioielliere castelvetranese, dalla quale ebbe due figli: Rosa e Vincenzo. La prima, sposata Barbera, è la mamma di Liliana e Rosario, mentre Vincenzo non si è sposato e vive con la sorella, in stato di vedovanza, a Trapani.

    Venerdì 18 dicembre 2015 l’attuale Sindaco della Città di Castelvetrano, avvocato Felice Errante, alle ore 11,00 ha tagliato il nastro inaugurale per l’apertura del nuovo “Museo della Civiltà Contadina Francesco Simanella” ubicato nei locali dell’ex Collegio Di Maria a Castelvetrano.

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    Effeviauto 6 gennaio 2025