(VIDEO) Da S. Ninfa "in volo" al podio dei Mondiali di paramotore. La storia in alta quota di Pasquale Biondo
di: Alessandro Indelicato - del 2016-09-01
Scrivevano Livio e Plutarco che essendo Romolo e Remo gemelli, per stabilire la primogenitura, si affidarono all’osservazione del volo degli uccelli, al quale già i greci attribuivano un significato intrinseco e ne deducevano auspici. Anche gli antichi egizi erano affascinati dagli “esseri volanti”, tanto da aver una divinità da sembianze di falco, il dio Horus.
Il volo ha sempre attratto l’uomo, costretto a “rimanere con i piedi per terra”, se non quando usa un aereo per spostarsi. Di mezzi per il volo, tuttavia ne esistono diversi. Il fautore dell’ingegneria aeronautica potrebbe dirsi essere Leonardo Da Vinci, che spese anni nello studio del volo degli uccelli, usando criteri scientifici e concetti di meccanica e idraulica. Il paracadute disegnato da Leonardo è precursore dell’attuale modello.
Il protagonista dell’intervista che la redazione di Castelvetranonews vi propone conosce assai bene le nozioni di Leonardo, essendo un ingegnere aerospaziale, progettista a sua volta del “mezzo volante” motivo di lavoro e passione. Il santaninfese 33enne Pasquale Biondo pratica uno sport particolare: vola con un paramotore.
Ci racconterà di esso e della sua ultima grande impresa, ossia la conquista del terzo posto al campionato mondiale. Campionato in cui mai nessun italiano si era aggiudicato il podio. Ma anche di come questa passione si sia tramandata di padre in figlio, infatti Pasquale è figlio “d’arte” per questa passione di vita, fu il suo papà a iniziarlo al volo come egli stesso ha fatto col suo piccolo figlio.
Pasquale, parlaci di te
“Sono di Santa Ninfa ma spesso mi ritrovo nei pressi di Roma dove faccio scuola di volo in paramotore. Sono laureato in Ingegneria Aerospaziale, ho collaborato nella progettazione di un'ala con la quale ho vinto alcune gare nazionali ed internazionali, adesso sono impegnato nell'ambito del paramotore.”
Cos’è un paramotore?
“Il paramotore, o meglio parapendio a motore, nasce negli anni 80 per consentire ai piloti di parapendio di decollare da una pianura piuttosto che da una altura. Esso consiste in un motore con elica che viene indossato dal pilota come fosse uno zaino, a questo poi viene agganciato il parapendio. Il parapendio ed il paracadute sono due cose differenti, concettualmente il primo serve a volare ed il secondo ha solo la funzione di rallentare la caduta.
Il luogo di nascita si suppone essere collocato nel territorio francese ma ci sono dei pareri discordanti. Il paramotore ebbe subito una grande diffusione a livello internazionale grazie alla sua semplicità, versatilità e soprattutto grazie al fatto che è veramente tanto divertente.”
Divertente da divenire uno sport
“Oggi è lo sport aeronautico più praticato al mondo per quanto riguarda il volo ultraleggero a motore, giusto qualche curiosità.. è praticato anche da personaggi come John Travolta, William Shatner (capitano Kirk di Star Trek) il quale ha anche collaborato nella realizzazione di un famoso video didattico, Bear Grylls che oltre ad essere un esperto di tecniche di sopravvivenza si dedica molto al paramotore avendo una sua scuola ed essendo lui stesso istruttore.”
E’ praticato in Italia?
“Si, in Italia è praticato sin dagli esordi e negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più.“
Come hai iniziato?
“Ho avuto la fortuna d’aver in famiglia qualcuno che volasse. Mio padre volava, e tuttora vola sia in parapendio che in paramotore, quindi sono entrato nel mondo del volo sin da piccolo. Adesso sono passati 17 anni dai miei primi voli. Inizialmente volavo per lo più in Sicilia, poi da quando nel 2005 sono entrato a far parte della squadra nazionale ho avuto occasione di volare spesso all’estero.”
E’ necessario allenamento?
“Ovviamente l’allenamento è una cosa importante per essere sempre nelle condizioni psico-fisiche necessarie a volare bene ed in sicurezza, se poi si tratta di partecipare a delle competizioni allora l’allenamento diventa fondamentale.”
Perché volare?
“Volare si dice che è stato da sempre il sogno dell’uomo, quando si è in volo si entra a tutti gli effetti in un’altra dimensione. E’ difficile da spiegare con le parole, “perché volare” lo si capisce da soli solo dopo averlo provato. “
Cosa provi quando voli?
“Quando stacco i piedi dal terreno e come se mi staccassi da tutto, la mente si svuota e cambia prospettiva concentrandosi unicamente su quello che riguarda il volo. Ci si rilassa e ci si ricarica, fossi un medico consiglierei un volo al giorno.”
Hai mai avuto paura in volo?
“Si, certo, la paura è uno stato emotivo importante che ci mette in guardia da eventuali pericoli e ci aiuta ad evitarli, l’importante è non andare mai in panico che è uno stato d’animo controproducente e pericoloso da non confondere con la paura.”
Che posti hai sorvolato?
“In Italia ormai ho volato veramente un po’ dappertutto, all’estero ho avuto occasione di fare dei bei voli in Brasile, Francia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Inghilterra.”
Da dove si decolla?
“Per decollare ed atterrare bastano dei piccoli campi liberi da ostacoli, si decolla e si atterra in pochi passi. “
Quanto si va in altezza e in distanza?
“Le potenzialità dei mezzi permetterebbero di arrivare a superare i 7000 metri di altezza ma in genere in un volo normale per divertirci ce ne bastano mille o anche meno. Per quanto riguarda le distanze nel caso del volo a motore dipende molto da quanto carburante si riesce a trasportare, il record supera i 1000 km fatti in un solo volo.”
Come sei arrivato al campionato mondiale?
"Si può partecipare ai campionati mondiali solo se convocati nella squadra nazionale. Quest’anno, avendo vinto il campionato italiano ne sono entrato di diritto."
Hai partecipato ad altri concorsi?
"Si, facendo parte della squadra nazionale ho avuto occasione di partecipare a diverse competizioni: 2005 - Campionato Mondiale _ Francia, 2008 - Campionato Europeo _ Polonia - Campionato Italiano (2° classificato), 2009 - Campionato Mondiale _ Repubblica Ceca, 2011 - Fly Games _ Brasile (podio) - Campionato Francese, 2012 - Campionato Mondiale _ Spagna - Campionato Francese- Campionato Italiano (2° classificato) - Fly Games Italia ( 1° classificato), 2013 - Baltic Sea Open Paramotor Championships _ Estonia ( 1° classificato)- Campionato Mondiale di Slalom _ Francia, 2014 - Campionato Mondiale _ Ungheria - Campionato Italiano (1° classificato), 2016 - Campionato Italiano (1° classificato) - Campionato Mondiale _ Inghilterra (3° classificato) “
Quale é l'autonomia di volo?
“Con un’attrezzatura classica l’autonomia di volo varia dalle 3 alle 4 ore.”
A quale velocità si vola?
“Normalmente si vola intorno ai 50 km/h ma con le attrezzature da gara si possono superare anche gli 80 km/h.”
Hai un paracadute in caso di emergenza?
“Si, nell’imbrago del pilota viene installato un paracadute di emergenza da poter usare in caso di necessità.”
Cosa provi ad esser il primo italiano arrivato sul podio ne campionato mondiale?
“Per me è una grande soddisfazione essere stato il primo pilota italiano a salire sul podio più importante, adesso però spero che l’Italia riesca a conquistare altri titoli nelle future competizioni mondiali ed europee.”
Dove si è disputato?
“Quest’anno il campionato mondiale si è disputato a Popham in Inghilterra. Le prove si suddividevano tra navigazione (abilità di orientamento e di pianificazione del volo), economia(abilità nel saper sfruttare le correnti ascensionali) e precisione (abilità di pilotaggio). Hanno partecipato i top pilot di ogni nazione per un totale di circa 50 piloti".
Si può volare in due?
“Certamente! Faccio spesso dei voli in tandem .. è molto divertente. Se siete interessati contattatemi.”
Ringraziamo Pasquale per la sua disponibilità a raccontarsi alla redazione di Castelvetranonews, e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per le prossime competizioni con l’adrenalina del volo.
A proposito, vi proponiamo un video realizzato dallo stesso Pasquale durante un tour della Sicilia col paramotore. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO.