Il diritto alla vecchiaia esiste? Tra riforme e doveri in famiglia il riposo è un "miraggio"
del 2017-02-16
(ph. www.piuculture.it)
Fra i tanti diritti che ci vengono riconosciuti nella nostra, seppur effimera esistenza, c’è anche quello alla vecchiaia. Per la legge italiana, dopo un lungo periodo d’impegno lavorativo, si ha diritto a godere d’un sereno e, possibilmente, salutare periodo di riposo con una gestione autonomistica della propria vita nell’ultima fase del nostro cammino terreno. Questo diritto soggettivo, però, è continuamente insidiato da leggi, leggine, decreti legge e quant’altro di legiferante che ne mina alla base la specificità dell’essenza stessa del suo modus vivendi.
Le ultime riforme pensionistiche, dalla Dini alla Fornero, hanno contribuito a privare gradatamente il cittadino di questo, che da diritto si è tramutato pian piano in dovere. Dovere che è effetto della situazione economica estremamente precaria nella quale si trova la società odierna e che costringe le persone a lavorare qualche anno in più per contenere la spesa pensionistica che potrebbe trasbordare creando dei ben più seri problemi a tutto il sistema paese.
A nulla sono valse le ripetute sollecitazioni che le diverse organizzazioni sindacali hanno soventemente rivolto ai vari governi in carica per cercare di risolvere l’annoso problema della disoccupazione giovanile cresciuta negli ultimi anni a dismisura fino a raggiungere cifre da capogiro, da totale fallimento sociale. Le persone anziane si trovano, quindi, costrette a provvedere loro ai figli disoccupati e spesso anche ai nipoti che non hanno nessuno che possa pensare ai loro legittimi fabbisogni.
Ecco che, come dicevo prima, quel diritto alla vecchiaia si trasforma in dovere alla vecchiaia: dovere di continuare a vivere lavorando, a esistere per colmare un vuoto sociale forse non più colmabile, a essere ancora necessari per sostenere l’impalcatura estremamente precaria dello Stato.
È, purtroppo, questo oggi il significato della parola vecchiaia che dovrebbe indicare l’invecchiamento e progressivo deterioramento delle parti organiche dell’individuo eccetto, a quanto sembra, di quelle facoltative, intellettive e lavorative. “Ora et labora homo, di doman non c'è certezza”.