La storia del trading binario
del 2017-02-18
Oggi fare del trading online sul Forex o sugli altri mercati finanziari è molto semplice. Eppure, non sempre è stato così e, anzi, non più tardi di 20-25 anni fa era considerato quasi utopistico lo scenario odierno, condito da decine di validi broker che permettono a qualsiasi utente – anche ai trader meno esperti e con portafogli meno ampi – di poter effettuare i propri primi investimenti online.
Oggi è infatti possibile aprire un conto di trading online direttamente da casa, effettuare un primo versamento di poche decine di euro, scaricare una delle piattaforme di trading realizzate dagli operatori, e poter investire in tal modo sui mercati e sugli strumenti desiderati senza nemmeno scomodarsi dal proprio divano o, grazie alle app per il trading mobile, direttamente sullo smartphone o con il tablet.
Un tempo, però, le cose erano notevolmente diverse. E per poter ripercorrere la storia del trading non possiamo che partire dal 1993, anno in cui la Borsa Italiana decise di accettare anche le connessioni da parte delle Sim negoziatrici, consentendo pertanto la trascrizione automatica degli ordini eseguiti sui sistemi contabili di tali elaboratori. A distanza di due anni fece la sua comparsa DirectaSim, il primo operatore a fornire una piattaforma di trading online in Italia, mentre è del 1999 un’altra tappa fondamentale della crescita del trading binario: il lancio, da parte della Consob, del nuovo regolamento di attivazione del Testo unico dei mercati finanziari, che ha disciplinato alcuni aspetti del trading.
Da quel momento in poi, il panorama dei piccoli trader ha iniziato a farsi sempre più ampio e folto, grazie anche alla possibilità di sfruttare delle connessioni a Internet sempre più veloci e performanti. Il risultato è stata un’esplosione dell’interesse nei confronti del mondo degli investimenti finanziari online, poi collimato con le grandi crisi del 2000 (la bolla dei titoli Internet) e del 2007 (i subprime), e le conseguenti enormi opportunità di guadagno.
A cavallo di questi due “cigni neri”, l’avvento – nel 2003 – dei primi servizi di trading online mobile, e il più recente ingresso nel nostro Paese di broker di qualità che hanno consentito a chiunque di poter operare con strumenti finanziari che fino a quel momento sembravano essere di riferimento esclusivo degli investitori professionali (si pensi ai CFD).
A margine di questa lunga evoluzione, il panorama è presto detto: il mondo del trading online è fortunatamente costellato da broker di grande qualità come Iq Option, da un interesse crescente nei confronti degli investimenti finanziari e dall’avvento di una nuova consapevolezza che sta riguardando un incrementante numero di investitori. Un panorama che permette a chiunque di poter investire sui mercati finanziari con grande semplicità e con la possibilità di poter partecipare a risultati positivi che, seppur non scontati e agevoli, rappresentano comunque una ghiotta opportunità alla quale sempre meno utenti riescono a resistere.
E voi che ne pensate? In che anno avete cominciato a fare del trading online? E se non lo avete ancora fatto, quali sono gli elementi che vi trattengono dal fare un po’ di sana attività di negoziazione finanziaria?