Quella gita a Siracusa e il mio ricordo indelebile dell'eleganza del Prof. Sarino Di Bella
di: Pietro Errante - del 2017-03-02
(ph. Foto: INO MANGIARACINA)
Terzo aneddoto liceale. 1970, siamo nel mese di maggio, ci sono gli spettacoli teatrali a Siracusa. Si parte in gita per quattro giorni, ad accompagnarci un docente d'eccezione, il grande Rosario Di Bella, recentemente scomparso e da noi tutti compianto per le sue eccezionali doti umane e professionali.
Quando era dietro la cattedra Rosario Di Bella sembrava un Dio: sempre composto, incredibilmente efficace nell'illustrare la sua lezione, strepitoso nel commentare la Divina Commedia. Ma quando si svestiva del ruolo istituzionale, diventava davvero imprevedibile.
Quel viaggio assieme al nostro meraviglioso docente Sarino Di Bella, fu indimenticabile. Goliardico nell'autobus, impeccabile nel suo look giornaliero, da viaggio, da pranzo o da cena.
Per qualsiasi occasione aveva un vestito particolare, di solito chiaro al mattino, scuro la sera. Prima di pranzo si cambiava, prima di cena si cambiava, sempre impeccabile, profumatissimo, olezzava aromi assolutamente meravigliosi senza essere mai pedante, lungi da lui episodi di cafoneria, ma avvezzo alle regole del bon ton, ottima forchetta, grande esperto di vini, insomma una persona fuori dal comune, assolutamente straordinaria.
Una sera, forse l'ultima della nostra permanenza a Siracusa, ci accontentò e venne con noi in discoteca scatenandosi in tutti i generi di balli e dimostrando di essere un eccellente ballerino. Resto assolutamente tramortito dal ricordo meraviglioso di questo grande Castelvetranese.