Presidi e insegnanti possono vietare gli smartphone? Ecco cosa suggerisce il Garante della Privacy
del 2016-12-11
“L’utilizzo di telefoni cellulari – spiega il Garante - è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte (siano essi studenti o professori), in particolare della loro immagine e dignità”.
I presidi e gli insegnanti possono vietare gli smartphone?
Le istituzioni scolastiche possono regolare o vietare l’utilizzo di smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse. Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica non possono diffondere o comunicare i dati di altre persone (ad esempio pubblicandoli su Internet), senza averle prima informate adeguatamente e averne ottenuto l’esplicito consenso”.
Cosa si rischia girando la foto di una persona ad altri?
A volte si commettono errori senza volerlo, perché non si pensa alle conseguenze dei propri gesti o perché non ci si pone il problema. “Prima di caricare immagini e video su blog o social network, oppure di diffonderle attraverso sistemi come WhatsApp, si deve prestare attenzione. Una fotografia inviata a un amico o a un familiare non può essere inoltrata ad altri destinatari. Si tratta di una grave violazione del diritto alla riservatezza delle persone riprese”. E il rischio, in caso di comportamenti scorretti, è di incorrere in sanzioni disciplinari, multe e anche denunce di rilievo penale.
Si possono diffondere le foto di recite e gite scolastiche?
Il Garante distingue due situazioni.
1 - la diffusione familiare e ristretta di scatti e video: “Non violano la privacy le riprese video e le fotografie fatte dai genitori durante recite, gite e saggi scolastici” purché l’utilizzo resti personale e le immagini siano destinate a un ambito familiare o amicale.
2 - la pubblicazione di immagini e video su internet e sui social network: “Per la comunicazione sistematica e la diffusione diventa necessario, di regola, ottenere il consenso informato delle persone presenti nelle fotografie e nei video”. Si possono registrare e diffondere le lezioni?“ È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale.
Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti…) e ottenere il loro esplicito consenso”.
Ci sono però eccezioni, doverose. “Agli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, o altre specifiche patologie, deve essere sempre garantito il diritto di di utilizzare tutti gli strumenti compensativi (come il registratore) di volta in volta previsti nei piani didattici personalizzati che li riguardano”.(immagine tratta da internet salvati diagnostica)
Recenti studi ci forniscono dei dati percentuali sulle abitudini dei nostri ragazzi che sono alla base di alcune problematiche inerenti all’utilizzo della tecnologia. L’aumentare del tempo in cui sono connessi alla rete con la metà dei ragazzi che ritiene che il web è dove si possono fare nuovi incontri ed amicizie, spesso senza una consapevolezza dei rischi che si possono correre.
La predominanza della concezione della rete come strumento di socializzazione fa sfumare quella giusta percezione di pericolo che si dovrebbe avere per un corretto uso della stessa