Il Gibellina guarda alla prossima stagione in prima categoria. Bonino; "Certo che faremo bene"
del 2017-05-30
Il sogno del Gibellina di approdare in prima categoria si è avverato. Dopo un sofferto spareggio a Castelvetrano contro il San Giorgio Piana la squadra belicina fa esplodere di gioia una intera comunità e soprattutto quei trecento tifosi e ultras sempre al seguito della squadra.
Per la cronaca il Gibellina ha raggiunto il secondo posto in classifica con 54 punti, con 16 vittorie,6 pareggi e 2 sconfitte.
Attaccanti prolifici con 52 reti all’attivo incassati, migliore difesa del campionato e secondo attacco del girone. Il Gibellina è arrivato alla vittoria del campionato dopo aver superato negli spareggi promozione la Polisportiva Alcamo e poi l’incontro di Castelvetrano decisivo.
Una dirigenza compatta ha sostenuto per tutto il campionato gli atleti con a capo Girolamo Capo presidente e vice presidente Vincenzo Onorio. Il gruppo dirigente è composto da Antonio Di Giovanni, vera anima di questa Società, Paolo Giordano,Salvatore Capo,Giuseppe Pizzolato, Isidoro Marrone, Rocco Stabile e Salvatore Balsamo.
Antonio Di Giovanni non ha ancora smaltito l’adrenalina per il salto di categoria:
"E’ stata per noi una grande soddisfazione dopo un anno di sacrifici.Merito a questi ragazzi che hanno dato l’anima per questa maglia.
Ringrazio a nome di tutta la Società i tifosi che ci sono stati vicini, seguendoci anche nelle trasferte e il gruppo degli ultras O e P ( Orgoglio e passione). I nostri sacrifici sono stati supportati dal nostro sponsor “Dolce Onorio”, nostro primo sponsor, ma il grazie va anche alle attività commerciali del nostro paese che ci sono stati vicini.
Flavio Onorato,raggiante per il successo della sua squadra e della sua Gibellina pensa al futuro e lancia un appello all’Amministrazione affinchè prima dell’inizio del campionato possa essere sistemata la tribunetta.
Per noi dice: "sarebbe un orgoglio potere ospitare le squadre ospiti in una struttura, quella nostra, che necessita di alcuni interventi”.
In effetti anche il fondo campo non è dei migliori e spesso in inverno i dirigenti si sono sobbarcati, come si dice in gergo a “tirarlo”, con una specie di rete, per renderlo più omogeneo .
Peppe Bonino, con trascorsi nell’Alcamo, Marsala e Folgore, vera bandiera dei giallo verdi, nelle vesti di giocatore allenatore è orgoglioso come un ragazzino di questa vittoria.
"Ho accettato di scendere di categoria per amore del mio paese. La mia è una gioia che voglio dividere con i miei compagni”.
La rosa del Gibellina era formata da:
Portieri Mistretta e Giordano
Difensori: Bonino, Galluffo, Giglio, Vaiana, Robino, Lanfranca, Di Girolamo.
Centrocampisti: Faraci, Sorrentino, Cosentino, Fhallà, Balsamo, Bianco, Blunda.
Attaccanti: Siragusa, Scuderi, Cacciatore, i fratelli Cangemi, Lucido.
Massaggiatore Giuseppe Scianna, magazziniere Daniele Santangelo.
Sui programmi della Società per il prossimo campionato è ancora presto ma Peppe Bonino vuole dire la sua:”
"Ho visto un grande entusiasmo intorno a questi ragazzi e sono certo che la Società vorrà allestire una squadra che vorrà primeggiare nel campionato.
La nostra è già un ‘ottima rosa, naturalmente all’esperienza dei vari Sorrentino. Cacciatore, Siragusa e altri bisogna aggiungere qualcosa ancora.
Il campionato di prima categoria vede società molto blasonate come Sciacca, Carini, Empedoclina. Immagino che la Società già sta facendo qualche sondaggio di mercato, ma è solo una mia supposizione, per ora vogliamo goderci questa meritata vittoria.
La ricetta vincente è stata l’umiltà con un mixer di giovani e senior con tanta voglia di raggiungere un importante risultato. Voglio infine ringraziare il ristorante La Massacra dei fratelli Di Stefano per la grande ospitalità data nel corso del campionato"
Gibellina può vantarsi di avere dato i natali a giocatori importanti uno su tutto Nino Daì, vera bandiera del Trapani, lo stesso Peppe Bonino e tanti altri.
Sicuramente una maggiore attenzione sarà data al settore giovanile, perché il progetto Gibellina calcio è partito, ma anche se non lo si vuole dire ufficialmente, si tratta di qualcosa di ambizioso.