La Giornata della Marina Militare Italiana. Giornata di emozioni e tradizione italiana
del 2017-06-14
Lasciare il proprio paese, anche se giustificatamente, significa relegare ai ricordi tanti momenti di vita vissuta e rinunciare ad altri ancora da vivere: i rapporti personali con i parenti, gli amici, i colleghi, i compagni d’una vita. Significa anche non potere più presenziare ai tradizionali appuntamenti folcloristici locali ai quali è un vero peccato mancare.
A Castelvetrano come si fa a rinunciare nel mese di maggio al “Corteo Storico di Santa Rita”, alla “Fiera della Tagliata” la terza domenica di settembre e di “San Giovanni” il ventiquattro di giugno, alla “Processione del Venerdì Santo” e all’“Aurora” la mattina di Pasqua, all’“Abbruciatina di lu Nannu e di la Nanna” l’ultima sera di carnevale, alla “Processione a Mare del Simulacro della Madonna” il quattordici agosto a Marinella di Selinunte e a tanti altri appuntamenti più o meno importanti che godono della partecipazione di migliaia di fedeli, turisti e curiosi.
In compenso nel paese in cui ci si è trasferiti, si può assistere ad altro tipo di manifestazioni anch’esse piene di quel fascino che ogni evento riesce a suscitare. A Civitavecchia, dove risiedo oramai da tre anni, essendo dai tempi degli antichi romani il porto di Roma, quasi tutto ciò che vi s’organizza ha per riferimento il tema del mare.
Nella mattinata dello scorso venerdì 9 giugno, in occasione della celebrazione della “Giornata della Marina Militare Italiana”, una delle più rappresentative della tradizione marinaresca italiana,si è scelto il porto di Civitavecchia per ospitare alcune delle navi più importanti della nostra flotta: la gloriosa “Garibaldi”, la goletta “Palinuro”, le fregate missilistiche “Alpino”e “Carabiniere”, la cacciamine “Termoli” e il sommergibile “Romei”.
È stato presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accanto al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e ad altri alti graduati ed esponenti del governo.
È stato un happening più unico che raro, almeno per me, al quale non potevo certo mancare. La cerimonia ha avuto momenti di profonda commozione come la consegna delle “Bandiere di Combattimento” agli equipaggi delle fregate con l’esibizione della “Banda della Marina Militare” che ha intonato anche il nostro magnifico inno “Fratelli d’Italia”, e di spettacolo come il passaggio d’alcuni aerei militari proprio sulle nostre teste.
Nei due giorni successivi di sabato e di domenica si potevano visitare sia le navi sia il sommergibile. Devo dire ch’è stata un’emozione indicibile salire sui ponti delle nav imilitari e attraversare da poppa a prua la lunga pista di lancio e d’atterraggio degli elicotteri con la possibilità di salire su uno di essi e vedere in maniera tangibile com’è fatto e come funziona.
I visitatori siamo stati accolti molto bene dai membri dell’equipaggio che hanno risposto in maniera competente ed esaustiva a ogni nostra domanda, concedendoci anche di fare qualche foto ricordo. L’esperienza irripetibile, però, è stata quella di potere entrare nella pancia d’un sommergibile, alla ricerca peterpaniana d’un capitano Nemo che solo con la fantasia d’un creativo fanciullo si potrebbe soddisfare.
Non avrei mai potuto immaginare com’è fatto all’interno un sottomarino dell’ultima generazione e credo di non essere in grado di descriverlo adeguatamente. Dico, quindi, incredibile! Io e a tante altre persone che volevamo a ogni costo salire su quel tondeggiante scuro silurante, ci siamo dovuti sorbire due interminabili ore e mezzo di fila sotto un sole cocente, con il rischio reale d’un’alquanto dannosa insolazione, ma ne è valsa la pena.
È stata davvero un’esperienza indimenticabile che non m’ha fatto certamente dimenticare l’emozioni vissute al mio paese, ma che ha lenito in qualche modo il mio animo inquieto e insoddisfatto di forestiero in patria.